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Aeroporto Fellini: il Consiglio comunale respinge le mozioni presentate

E' stato il tema dell'Aeroporto "Fellini" ad aprire i lavori del Consiglio comunale tematico di martedì sera, richiesto ai sensi del testo unico degli enti locali

E’ stato il tema dell’Aeroporto “Fellini” ad aprire i lavori del Consiglio comunale tematico di martedì sera, richiesto ai sensi del testo unico degli enti locali. Un confronto che si è svolto attorno alle cinque domande dell’ordine del giorno (lo scenario attuale; quando riapre l’aeroporto Fellini; le dichiarazioni del sindaco in merito alla rinuncia all’aeroporto Fellini in favore di Bologna; le forze di polizia dell’aeroporto Fellini; varie ed eventuali).

L'attività si è conclusa respingendo la mozione presentata dal consigliere Gioenzo Renzi dal titolo "Fallimento di Aeradria spa: costituzione di parte civile del Comune di Rimini e ricorso alla Procura regionale della Corte dei conti per i danni arrecati alla società e al comune." Una votazione - quella che ha respinto la mozione - avvenuta per appello nominale e che ha registrato 17 voti contrari, 6 favorevoli, una astensione.

Sulla questione aeroporto è intervenuto anche Gennaro Mauro, capogruppo di Ncd-Fi in consiglio comunale: "Sono ormai passati tre mesi dalla decisione di Enac di affidare ad Airiminum la gestione dello scalo aereoportuale di Rimini. Dobbiamo registrare che ancora non è stato illustrato il piano industriale per il rilancio del Fellini. Non è ancora chiara la data di apertura. Ci sono fondate ragioni per ritenere che ciò avverrà solo quando sarà completato l'assetto proprietario della società. E' difficile credere che Airiminum possa decollare con l'attuale assetto societario. Troppe sono le incognite. è paradossale che tre delle sette aziende proprietarie di Airiminum siano inattive, che cinque società su sette con un patrimonio aziendale complessivo di soli 57.000 euro - il costo per l'acquisto di un posto auto in zona semicentrale - detengono oltre l'80% della società che dovrà gestire lo scalo".

Chiosa Mauro: "Poi c'è da chiarire il ruolo del maggiore azionista con il 30,6%, la Rimini Partecipazione srl, che ha come amministratore unico Massimo Gottifredi esponente del Partito democratico ed ex vicesindaco di Cattolica. La proprietà di Rimini Partecipazione è da ricondurre - attraverso una ramificazione di società - all'associazione artigianale Cna che non naviga in "buone acque" e ad una miriade di cooperative aderenti alla legacoop. Tra i proprietari di Airiminum ritroviamo gli associati del circolo culturale di Torre Pedrera, i soci della cooperativa ricreativa culturale Antonio Gramsci, i soci operai di cooperative edili, i pescatori della cooperativa del Mare, gli operai di tante altre cooperative. E' evidente che qualcosa non quadra, la presenza delle cooperative strettamente legate alla sinistra è troppo ingombrante. Per rilanciare il Fellini ci auguriamo che Airiminum riesca ad attrarre l'interesse nuovi e importanti partner, coinvolgendo anche il mondo imprenditoriale riminese oggi del tutto assente dalla compagine societaria".

ALTRE DELIBERE - Approvate invece le due successive proposte deliberative: con 22 voti favorevoli e 2 astensioni la “Costituzione di servitù passiva di elettrodotto in cavo interrato relativa all’elettrodotto denominato ”Befane” per allacciamento nuova cabina “Palmiri 9”. Accertamento d’entrata” e all’unanimità la modifica ad alcuni articoli dello Statuto comunale: l’11, comma 3/bis “conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari”; il 13, comma 1 “composizione della giunta comunale”; il 25 “nucleo di valutazione”, il 34 “elezione, revoca e cessazione dall’incarico dei revisori”, il 35 “sostituzione dei revisori”.

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