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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Aeroporto, il Pd difende gli amministratori indagati: "Nessuno si è approriato di denaro pubblico"

Il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti, e la consigliera regionale Nadia Rossi intervengono sulla vicenda di Aeradria, che vede il sindaco Andrea Gnassi, ed altri ex amminstratori indagati. Per questo il Movimento 5 stelle ha chiesto le sue dimissioni.

"E’ singolare, ma ormai non me ne stupisco, che esponenti politici o rappresentanze politiche colgano maldestramente il dipanarsi dell’attività della Procura della Repubblica di Rimini per richiedere le dimissioni del sindaco di Rimini. Lo fanno pur riconoscendo il principio della presunzione di innocenza, il che è ancora più paradossale. Ricordo tra l’altro che i pubblici amministratori non hanno ancora avuto la possibilità di essere ascoltati dagli inquirenti". Il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti, interviene sulla vicenda di Aeradria, che vede il sindaco Andrea Gnassi indagato. Per questo il Movimento 5 stelle ha chiesto le sue dimissioni.

"Le parole pronunciate dal procuratore Giorgio Giovagnoli, che ha attestato che nessuno degli amministratori pubblici ha intascato un euro per sé, sono la conferma dell’onestà intellettuale con cui gli amministratori stessi hanno trattato la vicenda dell’aeroporto di Rimini, infrastruttura fondamentale e strategica per il territorio. - continua Arlotti - Sappiamo che la politica ha spesso corta memoria e vive purtroppo anche del peggior sciacallaggio. E qualcuno sembra dimenticare in questo frangente che l’intero territorio, in tutte le sue componenti sociali, economiche, politiche, dieci anni fa e oltre chiese con determinazione alle amministrazioni locali di prodigarsi per mantenere e rafforzare il ruolo e la funzione del Fellini per la nostra economia e il nostro turismo. E’ sufficiente una veloce rassegna stampa per rinfrescare la memoria ai ‘voltagabbana’ di oggi".

"Proprio alla luce di queste considerazioni ribadisco ancora una volta la mia piena vicinanza, solidarietà e riconoscenza nei confronti degli amministratori pubblici che in questi anni hanno permesso di fare raggiungere all’aeroporto di Rimini il milione di passeggeri e di essere inserito a tutt’oggi, nonostante le vicissitudini della società di gestione, fra i 26 scali di interesse nazionale. Non a caso il Fellini sta ripartendo, dopo un bando di gara che ha raccolto la manifestazione di interesse di molteplici soggetti, a conferma ulteriore dell'importanza e del valore dell'infrastruttura", conclude Arlotti.

Sulla vicenda interviene anche la consigliera regionale del Pd Nadia Rossi: "Gli sviluppi dell' indagine sull' aeroporto lasciano certamente sconcertati: già la configurazione del reato associativo mi era sembrata abnorme; ora si procede con i sequestri sui beni. Continuo a mantenere uno stato d'animo fiducioso, ma inizio a provare un certo fastidio proprio per come tutto il tessuto amministrativo, economico e imprenditoriale degli ultimi 15 anni viene raffigurato dall' indagine. Questa non è stata una storia criminale, è bene ribadirlo con forza ogni volta. Chi agisce per salvaguardare un'infrastruttura fondamentale e l'indotto economico della stessa ha evidentemente a cuore gli interessi del territorio: non si può ammettere che l'azione politica sia descritta come se fosse stata informata ad uno spirito e ad un disegno criminoso. Come ha sottolineato la stessa Procura, nessuno si è appropriato di denaro pubblico. Mi è pertanto ancor più difficile riconoscere ed accettare il quadro complessivo della stessa indagine. Non posso quindi che auspicare almeno un rapido svolgimento del procedimento, ribadendo la vicinanza ai nostri amministratori la cui onestà non è in discussione".

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