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I revisori chiedono maggior cautela sulla trasformazione di Agenzia Mobilità

Si chiudono le osservazioni che il Consiglio Sindacale del Collegio dei Revisori di Agenzia di Mobilità ha inviato al Cda di AM

“Si evidenzia, alla luce delle considerazioni già espresse, l’opportunità di acquisire eventualmente un parere preventivo da parte della competente Corte dei Conti”. Si chiudono, con questa chiara e perentoria conclusione, le osservazioni che il Consiglio Sindacale del Collegio dei Revisori di Agenzia di Mobilità ha inviato al consiglio d'amministrazione di AM per sottolineare il proprio orientamento in relazione al progetto di trasformazione e scissione di Agenzia di Mobilità in società consortile a responsabilità limitata.

"Non solo - premette il sindaco di Riccione, Renata Tosi -: entrando più nel merito della questione, il Collegio sindacale rileva che occorre vi sia espletata una maggior documentazione su “come la trasformazione dell’attuale Consorzio AM in altro soggetto giuridico possa avere o meno qualche incidenza sulla realizzazione del TRC”. Soprattutto perché, rilevano i revisori, nell’accordo di programma per la realizzazione dell’opera si prevede in merito la richiesta di un’autorizzazione preventiva da parte dei comuni di Rimini e di Riccione, della provincia di Rimini e della regione Emilia Romagna".

"Bastano questi passaggi della lunga nota esplicativa che il Collegio dei Revisori ha inviato al consiglio d'amministrazione di AM, per dare alla decisione, approvata giovedì sera dal Consiglio Comunale di Riccione, di non aderire al progetto di trasformazione giuridica di AM, le giuste ragioni che sostengono la richiesta di una pausa di riflessione che porti a verificare meglio sia il rispetto delle norme vigenti, sia anche e soprattutto l’utilità stessa di questa trasformazione", continua

“Insieme anche ad altri Comuni del territorio stiamo cercando di convincere il Pd a non perseverare senza un maggior approfondimento su un progetto di cui ancora non si conoscono nè riflessi né limiti. C’è bisogno di avere una maggior consapevolezza delle numerose e pesanti ripercussioni che questa operazione porta con sé - ribadisce il primo cittadino -. Troppe sono le incognite, soprattutto sotto il profilo economico e finanziario che alimentano le nostre forti perplessità".

C’è una evidente sottovalutazione di costi, degli aggravi tecnici e strumentali che non giustificano un’operazione del genere, da cui altre provincie e tra queste anche la stessa provincia di Modena, casa del nostro attuale Governatore, si stanno tenendo ben lontani”. “Nessun ostruzionismo, quindi - conclude Tosi - ma solo una sana e doverosa azione di responsabilità nei confronti delle nostre realtà che non possono certo correre il rischio di ritrovarsi ancora una volta di fronte ad un nuovo ed ennesimo caso Aeradria”.

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