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Ambiente, Piccinini (M5S): "L'oasi di Torriana e Montebello è un patrimonio da tutelare"

"Bisogna puntare sullo sviluppo del turismo in un'area che potrebbe rappresentare in regione un esempio di transizione ecologica e di crescita sostenibile"

“Proseguire il confronto con il comitato per l’oasi di Torriana e Montebello, nel riminese”. A chiederlo, con una risoluzione rivolta al governo regionale, è Silvia Piccinini (Cinquestelle), che, in particolare, sollecita “misure dirette a valorizzare le eccellenze turistiche della Valmarecchia e del territorio del comune di Poggio Torriana, in particolare sul piano naturalistico, ambientale e storico-artistico, anche in relazione alla grave minaccia rappresentata dalla pesante riduzione dei confini dell’oasi (con indiscriminata attività venatoria) per le attività economiche presenti in loco". Secondo la capogruppo "bisogna puntare sullo sviluppo del turismo (con prospettive di ripresa dell’occupazione) in un’area che potrebbe rappresentare in regione un esempio di transizione ecologica e di crescita sostenibile”.

L’oasi, si legge nell’atto, “insiste nell’area della Valmarecchia, che, se da un lato rappresenta anche un’importante linea di migrazione dell’avifauna, dall’altro costituisce un territorio connotato da una forte vocazione turistica basata sul verde, sugli itinerari artistici e storici, sulla valorizzazione del paesaggio, sulle riconosciute eccellenze enogastronomiche e sul rapporto con attività produttive contrassegnate dalla capacità di unire tradizione e innovazione”. Inoltre, si rimarca nel documento, “nel territorio dell’oasi si trova anche l’osservatorio naturalistico di Montebello, oggi parte del museo Na-tè nel comune di Poggio Torriana”.

Questo patrimonio, sottolinea la pentastellata, “è oggi messo seriamente in discussione dalla decisione della Regione Emilia-Romagna diretta a operare una pesante riparametrazione dell’oasi, riducendone l’estensione, aprendola alla caccia in braccata ai cinghiali e mettendo seriamente a rischio le attività economiche della zona e la qualità dell’offerta turistica”. Questa scelta, aggiunge, “gravemente dannosa per il territorio, per l’attuale tessuto imprenditoriale e per le prospettive di crescita e occupazione, ha trovato la ferma contrarietà del comitato immediatamente costituitosi e appare anche in contrasto con gli orientamenti manifestati dagli enti locali”.

Per la consigliera “deve quindi proseguire il confronto fra Regione, comitato, enti locali e associazioni ambientaliste al fine di garantire il ripristino dei confini dell’oasi di protezione della fauna di Torriana, l’adozione di metodi incruenti e realmente efficaci di contenimento della fauna e la possibilità di valorizzare al meglio il principale strumento di sviluppo dell’area, vale a dire il territorio stesso e le sue eccellenze”.

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