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Amministrative a Rimini, Sacchetti preoccupato: "Veleno e obiettivi personali non bastano a tenere insieme una comunità"

Il segretario provinciale del Partito democratico interviene alla vigilia dell'assemblea da cui dovrebbe uscire il nome del candidato sindaco del centrosinistra, i nomi ufficiali in campo: Jamil Sadegholvaad, Nazzareno Gabrielli e Marco Affronte

Un appello a "deporre le armi del conflitto interno" affinché possa partire "la nuova stagione" del centrosinistra riminese". Lo lancia a poche ore dall'assemblea comunale di sabato, il segretario provinciale del Partito democratico di Rimini Filippo Sacchetti, in un video messaggio. Assemblea da cui dovrebbe uscire il nome del candidato sindaco del centrosinistra con nomi ufficiali in campo Jamil Sadegholvaad, Nazzareno Gabrielli e Marco Affronte. "Veleno e obiettivi personali- manda a dire- non bastano a tenere insieme una comunità". Servono "la politica, un sogno, la voglia di stare assieme con umilità, etica e passione". Invece in casa dem le acque da tempo sono agitate, le correnti soffiano e infatti Sacchetti non nasconde di essere "molto preoccupato" in vista dell'appuntamento di sabato: "Ho paura che non riusciremo a farci trovare pronti a ripartire assieme alla città, paura che, oltre alle quotidiane figuracce pubbliche sulla stampa, il Pd non sia in grado di farsi capire dai cittadini". C'è, prosegue Sacchetti, un "patrimonio di comunità che non siamo capaci di mettere a valore a oggi per progettare un futuro migliore e sostenibile". Insomma, insiste, "sono preoccupato perchè se non sappiamo fare questo che ci sta a fare il Pd". Sabato occorre dunque "arrivare a una decisione", alla fine del percorso iniziato il 7 maggio con il mandato ai tre segretari, regionale Paolo Calvano, provinciale Sacchetti e comunale Alberto Vanni Lazzari, a trovare un candidato sindaco condiviso dagli alleati e senza primarie, giudicate "inopportune e quasi surreali" dato il momento storico.
E ancora Sacchetti è preoccupato "perchè decidere per il Pd non significa arrivare ma partire, condividere il proprio progetto e aprirsi alla città dimostrandosi all'altezza della sfida". Ecco perché, conclude, "se sabato non decideremo difficilmente saremo poi in grado di farlo, aprendo una tra le pagine più brutte del centrosinistra riminese. Un fatto grave che nessuno di noi dovrebbe volere trovarsi a certificare". Da qui, "con orgoglio e responsabilità, con i valori e il senso di giustizia", l'invito di Sacchetti ai democratici riminesi a "stringersi, a deporre le armi del conflitto interno per lanciare una nuova stagione".

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