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Approvato il nuovo codice della nautica, Arlotti: abolita la "tassa Monti"

Il nuovo codice della nautica rafforza la tutela di interessi pubblici quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la diffusione tra le nuove generazioni della cultura e dell’educazione marinara

Il Consiglio dei ministri ha approvato giovedì in esame definitivo il decreto legislativo di revisione e integrazione del Codice della nautica da diporto. “Il testo completa il quadro di iniziative e riforme messe in campo in questi anni a sostegno del settore nautico – commenta il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti -, come il mio emendamento che ha abolito la “tassa Monti” di stazionamento, che aveva fatto crollare il mercato interno del 90% e allontanato dai porti italiani 40mila imbarcazioni, e la stabilizzazione al 10% dell’Iva per i marina resort”.

Il nuovo codice della nautica rafforza la tutela di interessi pubblici quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la diffusione tra le nuove generazioni della cultura e dell’educazione marinara, prevedendo al contempo interventi per lo sviluppo di un turismo sostenibile e costiero. Inoltre semplifica i procedimenti amministrativi del diporto nautico, in modo da favorire la competitività e la capacità di attrazione di investimenti nel settore e da promuovere la crescita del volume commerciale in ambito diportistico, e assicura infine la coerenza delle nuove disposizioni con la disciplina del “Sistema telematico centrale della nautica da diporto”.

“Il settore nautico è in piena ripresa – evidenzia Arlotti -: nel 2016 ha registrato un fatturato pari a 3,44 miliardi di euro, con un 18,6% in più rispetto al 2015, e anche la realtà riminese ne beneficia, con i 1260 dipendenti dell'industria nautica locale che piazzano Rimini al secondo posto nel Paese e prima fra le province non distrettuali. Anche nel ranking delle filiere sul territorio nazionale Rimini è seconda, con 307 milioni di euro di fatturato nella costruzione e un valore della produzione di 313 mln di euro”.

La nautica e la sua filiera turistica garantiscono i massimi moltiplicatori del reddito e dell’occupazione, conclude il deputato. “Nel nostro territorio, la Marina di Rimini con 622 posti e la Marina di Cattolica con 250 sono le punte di diamante, a cui si aggiungono un migliaio di posti barca nei porti da Portoverde a Bellaria. Mediamente un marina turistico genera 1 posto di lavoro ogni 3,8 barche e 70 posti di lavoro fra addetti diretti e indotto. E la spesa media giornaliera del turista nautico è di 128 euro, di cui 26 di pernottamento e spese portuali e 102 euro di spesa territoriale fra shopping, ristorazione, cultura, divertimento”.

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