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Arcigay al Popolo della Famiglia: "L'Hiv non è una punizione"

Marco Tonti, presidente del circolo Arcigay Rimini "Alan Turing", replica al Popolo della famiglia, che giovedì parlando della Giornata per la prevenzione dell'Hiv e dell'Aids ha bollato come "favola" la protezione dal virus

Il Popolo della famiglia di Rimini "preferisce giovani malati piuttosto che peccatori. Ma il virus non e' una punizione divina". Cosi', Marco Tonti, presidente del circolo Arcigay Rimini "Alan Turing", replica al Popolo della famiglia, che giovedì parlando della Giornata per la prevenzione dell'Hiv e dell'Aids ha bollato come "favola" la protezione dal virus tramite il profilattico e ha invitato le autorita' sanitarie e il sindaco Andrea Gnassi a promuovere "un comportamento sessualmente responsabile". Perche' "solo un amore responsabile e fedele, che rifugge ogni promiscuita' sessuale, e' autentica garanzia contro l'epidemia". Tanto basta a far infuriare Arcigay che accusa il Popolo della famiglia di essere un fondamentalista religioso e di comportarsi "come se l'Aids fosse una punizione per chi sgarra dalle loro direttive morali".

Per sostenere la posizione sulle fedelta' e contro la promiscuita', prosegue Tonti, quelli del Popolo della famiglia "arrivano a dire che l'epidemia non si combatte col preservativo perche' non sarebbe sicuro, un'affermazione gravemente irresponsabile". Perche' il profilattico "non e' sicuro se usato male, ma ogni volta che si cerca di fare corretta informazione il Partito della famiglia e' il primo a lanciare anatemi per contrastare ogni forma di educazione alla consapevolezza sessuale". Non solo, perche' poi "arrivano a dire che noi propagandiamo uno stile di vita che e' responsabile dell'epidemia. Proprio Arcigay che della prevenzione ha fatto da decenni una bandiera". (fonte Dire)

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