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Ausl unica, Lombardi (FI): "Salvaguardare le strutture periferiche dell'ospedale di Novafeltria"

In particolare - precisa l’azzurro di via Aldo Moro - "le sale operatorie, in piena efficienza e costate molto denaro pubblico, risultano oggi assai poco usate e lo stesso personale medico (per raggiunti limiti di età o per scadenza di contratto) subirà una drastica riduzione"

Con un' interrogazione depositata giovedì, il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Lombardi, chiede alla Giunta regionale se l’Ausl Unica di Romagna intenda preservare, nel momento in cui si insedia (non senza polemiche e preoccupazioni tra i cittadini), l’attività di quelle strutture periferiche che per tradizione e per bacino territoriale avrebbero necessità di mantenere uno stretto rapporto con i cittadini ed in particolare, quali siano le prospettive indicate per l’Ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria sia per quanto riguarda l’utilizzo delle sale operatorie, che per il servizio di radiologia e per il laboratorio di analisi.

Infatti - si legge nell’atto ispettivo - benché “dall’ingresso dei sette comuni dell’Alta Valmarecchia in Emilia-Romagna, si siano succedute ampie garanzie in merito al fatto che il riordino dei presidi ospedalieri non avrebbe sostanzialmente toccato l’operatività dell’Ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria” ad oggi, “le popolazioni territorialmente coinvolte rispetto a quella struttura si sono viste depotenziare se non addirittura privare alcuni servizi fondamentali”.

In particolare - precisa l’azzurro di via Aldo Moro - "le sale operatorie, in piena efficienza e costate molto denaro pubblico, risultano oggi assai poco usate e lo stesso personale medico (per raggiunti limiti di età o per scadenza di contratto) subirà una drastica riduzione. Per quanto attiene al laboratorio di analisi, la sua sottoutilizzazione ed il rinvio sistematico di una soluzione rispetto al suo pieno utilizzo, non tiene conto del disagio della popolazione del montefeltro  e di una corretta valutazione di costi e benefici che l’Asl ha sempre evitato di fare in maniera approfondita. Infine, la riduzione d’orario di radiologia dalle 18,30 alle 16,00 comporterà inevitabilmente nuovi disagi per la popolazione in quanto si allungheranno le liste d’attesa per i cittadini del comprensorio di Novafeltria ed aumenterà l’intasamento delle strutture riminesi proprio nel periodo estivo".
 

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