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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Banche del tempo, una proposta di legge per sostenerle e svilupparle

Una legge quadro che aiuti a sviluppare le banche del tempo, valorizzando le diverse esperienze territoriali senza invadere l'autonomia regionale né i legami fra tali realtà associative e le istituzioni locali

Una legge quadro che aiuti a sviluppare le banche del tempo, valorizzando le diverse esperienze territoriali senza invadere l'autonomia regionale né i legami fra tali realtà associative e le istituzioni locali. E' l'obiettivo della proposta di legge sottoscritta dal deputato Pd riminese Emma Petitti, che intende offrire un riconoscimento alle banche del tempo, aiutando a sostenerle e consolidarle.

"Il territorio riminese è stato pioniere nella nascita di queste iniziative, grazie alla rete di donne del nostro territorio che ha saputo fare dell'integrazione e della valorizzazione delle differenze un patrimonio prezioso - ricorda Petitti - Era la fine del 1996 quando con undici iscritti fu inaugurata da Leonina Grossi la Banca del tempo al Centrogiovani dell'allora quartiere 5. E nel 1997 si costituì formalmente la Banca del tempo di Santarcangelo, attiva sin dal 1994. Oggi le numerose Banche del tempo sorte sul nostro territorio, tra cui quella interetnica, funzionano bene e sono un modello importante a livello nazionale".

Per sviluppare le banche del tempo c’è bisogno di una legislazione regionale più mirata che contenga norme specifiche, spiega la parlamentare. "La proposta di legge non impone una unica forma giuridica delle banche del tempo. Le banche del tempo appartengono sicuramente all'area del terzo settore e quindi dovranno fruire di tutti quegli aiuti che la legislazione nazionale già prevede. Sono previsti alcuni sostegni finanziari, come l’estensione alle banche del tempo del 5 per mille dell’imposta sul reddito, nonché un contributo di attivazione e la devoluzione di una sede gratuita da parte degli enti locali interessati. È poi contemplata l'erogazione di un contributo regionale per promuovere l'informazione ai cittadini sull'attività delle banche del tempo e per la formazione degli iscritti. La legge dispone infine che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali pubblichi nel proprio sito l’elenco delle banche del tempo ed effettui campagne di informazione per promuoverne lo sviluppo".

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