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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bando periferie, Gnassi attacca il Governo: "E' andato in corto circuito l'intero sistema Paese"

Per il sindaco di Rimini la mancata erogazione dei fondi "Sancisce un colpo mortale per 96 Comuni in cui risiedono ben 25 milioni di italiani"

"Le motivazioni portate in queste ore da esponenti locali della maggioranza di Governo per giustificare il blocco dei finanziamenti stanziati dal Bando Periferie, sono emblematiche di uno stato confusionale i cui effetti vengono pagati dalle comunità locali che (come nel caso di Rimini) possono contare su istituzioni governate con efficienza e competenza". A dichiararlo è il sindaco di MIsano Adriatico, Stefano Giannini, in qualità di Segretario provinciale Partito Democratico. "Purtroppo - prosegue - una cultura di governo non si improvvisa e, quando si passa dalla propaganda via social alla dura realtà delle scelte d'affrontare, i nodi vengono al pettine. Quello che é intollerabile é che il prezzo di dilettantismi e incapacità, penalizzi realtà dinamiche, colpevoli di avere sottoscritto un accordo con lo Stato ed essersi attivate di conseguenza. Diciamolo in altri termini: é come se un cittadino stipulasse in banca un mutuo per acquistare una casa, registrasse l'atto dal notaio, comprasse i mobili e poi qualcuno gli notificasse che era uno scherzo.

"In questo caso - conclude Giannini - lo scherzo penalizza le imprese e i cittadini che sulla base di un percorso di ampia partecipazione avevano condiviso un progetto di significativa riqualificazione dell'area nord di Rimini. Questo per il Partito Democratico è intollerabile: anche nelle peggiori stagioni della politica italiana non si é mai visto un vilipendio della credibilità dello Stato promosso da chi ha la responsabilità di governare il Paese in un momento in cui il senso di responsabilità dovrebbe essere messo al primo posto. In una democrazia non ci sono Governi amici o nemici, ma governi seri in cui il rispetto degli impegni presi viene prima di tutto".  

"'Bene togliere 18 milioni a Rimini!'. Sembra fantascienza ma è il proclama firmato dal senatore Croatti e dalla consigliera regionale Sensoli - tuonano i consiglieri regionali del Pd Nadia Rossi e Giorgio Pruccoli. - Il territorio, la città, hanno la priorità su ogni altro interesse o convenienza corporativa. Su questo, in ogni tempo e ad ogni latitudine, quando c’erano da difendere risorse per progetti voluti e sostenuti dai cittadini non sono mai esistite parti politiche, ma il partito della città. Così è stato sino all’altro ieri, quando con una decisione assunta su esclusiva base politica (altro che atto dovuto…), il Governo gialloverde a Roma  ha pensato bene di rimangiarsi un accordo e convenzioni firmato dallo Stato e 96 Comuni capoluogo d’Italia, evidentemente per recuperare risorse da utilizzare a propria discrezione. Se al governo ci fosse stato Renzi, Gentiloni, il centosinistra saremmo andati all’attacco".

"E qui sta l’altro elemento tragico della cosa - proseguono Rossi e Pruccoli. - L’emendamento ‘Blocca Italia’ di lega e 5 Stelle viene addirittura rivendicato dai parlamentari e dai consiglieri regionali eletti a Rimini, espressione dei territori di elezione. Non si era mai visto che un consigliere regionale e un parlamentare eletto a Rimini gioissero perché un governo porta via 18 milioni già assegnati alla città L’onorevole Croatti e la consigliera pentastellata Sensoli non si vergognano di sostenere il ‘furto’ di 18 milioni di euro già destinati dallo Stato Italiano a quella zona di territorio riminese che va da Rivabella a Torre Pedrera. Incredibile ma vero, addirittura ne gioiscono. La ‘rapina’ consumata ai danni di Rimini viene rivendicata con argomenti risibili a cui neppure loro credono. Leggendo le note stampa di Croatti&Sensoli traspare un chiaro e netto ‘Ce ne sbattiamo di Rivabella, Viserba, Viserbella e Torre Pedrera. Tanto peggio per Rimini e tanto meglio per noi’. Il motivo? Semplice. Devono ubbidire ed essere fedeli a chi gli ha dato la poltrona. Dipendono da chi gli garantisce 20mila euro al mese, anche se chi gli dà lo stipendio toglie 18 milioni alla loro città".

"Rimini - concludono i consiglieri regionali - sa riconoscere e saprà chi ringraziare per questo tentativo di ‘furto con scasso’ da cui sinora si è verbalmente sfilata l’onorevole Giulia Sarti. Chiediamo a Lei, onorevole Sarti: può fare almeno una cosa per Rimini, città dove vive e abita? Può dimostrare che il Movimento 5 Stelle sul territorio riminese non è rappresentato dalle allucinanti teorie giustificatorie avanzate dal duo Croatti/Sensoli? Quando l’emendamento arriverà alla camera, Lei, onorevole Sarti, avrà la possibilità di dimostrare che quello che conta per il suo movimento sono i cittadini e le comunità, e non solo quello che dice Casaleggio e l’esatta geolocalizzazione del proprio portafogli. Soprattutto basta bugie, basta fare a pezzi qualunque legge, accordo o convenzione con lo stato. Facciamo così, utilizzando un metodo e un linguaggio caro ai produttori di bugie seriali sul web sfatiamo le bugie che il trio cinquestelle sostiene per giustificare quanto accaduto con l’emendamento votato dal Senato".

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