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Bolkestein, la Lega: "I problemi sulle concessioni sono solo rimandati"

Secondo Marzio Pecci si tratta solo di "un rinvio a successivi decreti delegati, sulla base di una legge delega, che già è in odore di infrazione europea"

Periodo transitorio e durata delle concessioni non definiti. Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Rimini, Marzio Pecci, smorza gli entusiasmi dei bagnini, "se mai stiano festeggiando l'approvazione da parte della Camera della legge che dovrebbe avere risolto il problema delle concessioni demaniali". Infatti si tratta solo di "un rinvio a successivi decreti delegati, sulla base di una legge delega, che già è in odore di infrazione europea": infatti "apre a un periodo transitorio di durata non definita, non affronta il tema della durata delle concessioni, nemmeno nel minimo e nel massimo e pone il rispetto di principi in sè contraddittori, come la concorrenza e la tutela degli investimenti, senza indicare alcun criterio che ne consenta il bilanciamento". Inoltre, aggiunge il leghista, con l'invarianza finanziaria "non potrà essere riconosciuto alcun indennizzo per le opere realizzate sul demanio". Secondo Pecci "nelle pieghe del testo approvato dalla Camera, si capisce che la difesa degli attuali concessionari sarà articolata su un generico meccanismo premiale in fase di evidenza pubblica, sul principio della salvaguardia dei livelli occupazionali e sulla distinzione tra opere di facile o difficile rimozione". Una definizione "talmente difficile che il legislatore si è ben guardato dal dare, lasciando la patata bollente al governo". Insomma, conclude, sono in arrivo una "pioggia di ricorsi, alla faccia della certezza del diritto e della posizione dei concessionari, ancora una volta illusi e presi in giro da chi non ha saputo difenderli a suo tempo, in Europa".

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