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Campo nomadi, Lega in pressing su Gnassi: “Gioca di prepotenza. Salvini agli Interni fa paura”

Zoccarato: "L’esecutivo Pd tira dritto sull’ipotesi di parcellizzazione del campo nomade di via Islanda e licenzia in tutta fretta il piano sulle microaree"

“C’è solo prepotenza e arroganza nell’azione politica del Sindaco Gnassi. L’auspicio di un suo doveroso passo indietro a fronte delle martellanti e legittime proteste delle migliaia di riminesi che in questi due anni si sono scagliati contro l’abominevole progetto delle microaree, si è schiantato contro la superbia di un Amministratore recidivo e sordo alle istanze dei propri cittadini”. A dirlo è il consigliere comunale della Lega Matteo Zoccarato che in una nota aggiunge: “l’accelerazione di Gnassi lascia trasparire anche molta paura dettata, forse, dallo spauracchio del neo Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Siamo certi infatti il nostro Segretario Federale sarà in grado nei prossimi mesi di mettere a disposizione delle Amministrazioni locali strumenti di intervento per il ripristino e la salvaguardia dell’ordine pubblico, senz’altro ben diversi e di natura più equa rispetto alle villette con giardino a carico dei nostri cittadini.” Per il consigliere della Lega, in ogni caso, “la partita non è finita. Manca ancora tutto il secondo tempo. Nelle prossime settimane faremo ricorso a tutti i mezzi a nostra disposizione per fermare questo scempio. Invito i tantissimi riminesi che in questi due lunghi anni ci hanno sostenuto a fare lo stesso e a non mollare perché l’ultima parola, a fini dell’esecutività del progetto, spetta al Consiglio comunale.”

Nel frattempo, da palazzo Garampi è arrivata una nota stampa che, in una sorta di operazione di marketing buonista, vuole far conoscere alla città i 32 sinti destinati a lasciare via Islanda. "Il più piccolo ha un anno, il più grande ne ha 17 - si legge nel comunicato - ed accomunarli è il luogo dove sono nati: Rimini. Sono sette infatti i minori, tutti nati e da allora residenti a Rimini, le cui famiglie sono interessate dal programma elaborato dall’amministrazione comunale per il superamento della grave situazione igienico sanitaria e di sicurezza pubblica presente in via Islanda. Il programma coinvolge 6 famiglie per un totale di 32 persone, che verranno dislocate in 5 microaree pubbliche, attrezzate per ospitare moduli abitativi, distribuite omogeneamente sul territorio comunale e scelte al termine di una articolata di ricognizione tecnico-amministrativa, in ragione delle caratteristiche orientate verso integrazione e inclusione (ad esempio adeguato collegamento alle vie di comunicazione, distanza da fonti di pericolo etc)".

"Un percorso amministrativo e politico - conclude la nota del Comune - che, seguendo le linee operative dettate dalla legge regionale in materia di inclusione, autonomia e emancipazione di rom e sinti, prevede l’integrazione di 6 nuclei famigliari di riminesi sinti in piccole aree. Di queste famiglie riminesi, da molti anni ufficialmente residenti in città, 13 persone sono nate a Rimini. Tra questi, 7 sono bambini e ragazzi che hanno frequentato e tuttora frequentano le scuole riminesi, anche oltre la soglia dell’obbligo. Sono invece sei, tre donne e tre uomini, gli adulti a Rimini dalla nascita e che qui sono cresciuti: ai 7 minorenni, si aggiungono infatti altri 3 uomini e 3 donne, di età compresa tra i 28 e i 46 anni. Altre cinque persone sono residenti a Rimini da almeno 25 anni, i restanti per la gran parte almeno da dieci. Si tratta quindi di cittadini riminesi che qui sono cresciuti, hanno frequentato gli studi, hanno radicato la famiglia, lavorano. Sono invece quattro, due donne e due uomini, gli over 65 interessati dal progetto di integrazione".

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