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Ceccarelli: "Gli elettori devono decidere come sarà governata la città nei prossimi 5 anni"

Il candidato del centrodestra chiude la campagna elettorale: "Prima di andare a votare ogni cittadino dovrebbe chiedersi se stava meglio o peggio rispetto a 5, 10 anni fa"

Ultimo giorno di campagna elettorale, prima del tradizionale sabato di silenzio e del ritorno alle urne di domenica e lunedì. E il candidato sindaco a Rimini per il centrodestra e le liste civiche collegate, Enzo Ceccarelli, lancia un appello al voto sottolinenado come questo sia "l’unico momento in cui ogni cittadino conta sul serio" soprattutto a livello comunale "perché si decide come sarà governata la nostra città nei prossimi cinque anni". L'aspirante inquilino di palazzo Garampi torna quindi sui temi che ha portato avanti durante la campagna elettorale spiegando che "Governare una città è fare scelte sulla sicurezza, sulle strade, sui parcheggi, sui rifiuti, sulla sanità, sulla scuola, sulle imprese, il lavoro".

"Prima di andare a votare - aggiunge Ceccarelli - ogni cittadino dovrebbe chiedersi: la mia condizione economica, quella della mia famiglia, dei miei amici è migliore o peggiore rispetto a 5, 10 anni fa? Vivo in una città sicura? I miei investimenti, i miei affetti sono protetti? Posso muovermi comodamente? Ho la possibilità di parcheggiare facilmente? Ho le giuste alternative con i mezzi pubblici? Respiro aria pulita? La sanità risolve bene i miei problemi? Ho le cure migliori? La mia città accudisce i suoi anziani? Fa crescere bene i suoi giovani? Ho la possibilità di mandare i miei figli in buone scuole? La mia azienda può crescere o la burocrazia e le norme mi rendono la vita difficile? Ho un lavoro sicuro, su cui basare il mio futuro e quello delle persone a cui voglio bene? La zona in cui abito è abbandonata o è considerata importante come il centro storico? Ognuno deve rispondere sinceramente a queste domande e in base alle risposte decidere chi votare. Sono sicuro che la maggior parte dei cittadini abbia già in testa risposte chiare e che sceglierà la nostra coalizione e il mio nome per cambiare le cose. E sono altrettanto sicuro che, una volta eletto, tra cinque anni tutti assieme - perché tutti saranno sentiti e tutti assieme lavoreremo in squadra -, potremmo dire di vivere in una città più sicura, dove è facile muoversi e parcheggiare, dove si può investire, dove la burocrazia è ridotta e dove si garantisce una vecchiaia serena agli anziani e un futuro importante ai giovani".

"Ai timorosi - prosegue il candidato - a quelli che vivono di rapporti con la politica, a chi ha paura del cambiamento perché Rimini è sempre stata governata dalla sinistra dico di stare tranquilli: il centrodestra già governa, e governa bene, importanti Comuni della nostra provincia e governa, e governa bene, le Regioni più importanti d’Italia, quelle più innovative e dove si vive meglio. E vi assicuro: in quei luoghi il sole sorge ancora, l’acqua continua a scorrere e la vita prosegue il suo corso. L’alternanza in politica, come la concorrenza in economia, sono valori necessari. Il centrosinistra ha perso ogni ideale e si crogiola nella gestione del potere. A Rimini poi, negli ultimi 10 anni, abbiamo assistito ad una deriva narcisistica e personalistica. Si è voluto spacciare come bene comune della città quelli che erano solo interessi personali dell’uomo solo al comando. Un egocentrismo che ha negato ogni ascolto e ha trattato con noncuranza i cittadini. Rimini deve quindi riscoprire il gusto del futuro, deve tornare ad essere una città di vera avanguardia politica, sociale, economica. Rimini deve tornare ad essere la capitale del turismo mondiale e lanciare nuovi modelli che poi gli altri copieranno come è successo in passato e come, purtroppo, non succede più da anni. Basti pensare che sui lungomari siamo arrivati con decenni di ritardo, non solo sui concorrenti globali, ma anche sulle città confinanti. Per questo abbiamo lanciato il progetto, fattibile, della Nuova Isola delle Rose, perché crediamo che il mare sia la chiave del nostro futuro, per questo proponiamo un assessorato al mare. E crediamo anche che ci siano enormi potenzialità inespresse nelle nostre aziende e proponiamo un assessorato alle imprese per snidare la burocrazia e supportare le nostre attività e i nostri professionisti. Rimini adesso è una città fragile e insicura, gli serve concretezza per tornare ad essere sicura e comoda. E gli serve un sogno per guardare al futuro con ottimismo".

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