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Centrodestra sulle barricate. Raffaelli: "Il vantaggio di 48 voti non convince, valutiamo riconteggio"

La parlamentare Elena Raffaelli, responsabile provinciale della Lega: "I 48 voti che hanno consentito alla candidata del Pd di vincere al primo turno non convincono, tra l’altro con 356 fra schede bianche e nulle"

A Riccione non si placano le polemiche dopo l'esito delle elezioni amministrative. Arriva una forte presa di posizione da parte della Lega. "I 48 voti che hanno consentito alla candidata del Pd di vincere al primo turno non convincono, tra l’altro con 356 fra schede bianche e nulle. Stiamo valutando di ricorrere per un riconteggio. Lo dobbiamo ai nostri elettori che ringrazio per il sostegno", così in una nota la deputata Elena Raffaelli, responsabile della Lega provinciale.

"Una riflessione va comunque fatta sull’ulteriore flessione dei votanti rispetto agli aventi diritto e sulla responsabilità che si è assunto chi ha disertato le urne affidando a un numero sempre più ridotto di elettori la scelta sulla futura amministrazione della città. Lasciamo alla prossima giunta una Riccione rinnovata e in piena espansione, non più appendice di Rimini. La perla vede è tornata a luccicare negli otto anni della nostra  amministrazione. Sarà così anche in futuro? Il dubbio c’è. Di sicuro, la Lega non farà alcuno sconto”, prosegue la parlamentare del Carroccio.

E la polemica non si spegne: “Se il buongiorno si vede dal mattino la partenza di Daniela Angelini come neo sindaco di Riccione è stata davvero infelice e poco promettente. C’è infatti poco da gioire se il livello è quello della voce che si sente in un video ormai virale sui social dove emerge chiaramente il pensiero dei vincitori. Il ‘vai a casa, via, sciò’ rivolto al sindaco uscente Renata Tosi è emblematico e mostra la vera indole di questa sinistra a guida Pd, inclusiva e politicamente corretta sul piano della parità di genere solo quando fa comodo. E non creda Angelini di cavarsela con un trafiletto di scuse o chiedendo strumentalmente che finisca il clima di rancore. Ascolto, dialogo e confronto sono parole vuote se pronunciate da chi questo clima l’ha creato. Dovrà fare ben altro Angelini per sanare la frattura, in primo luogo individuare il o la protagonista del video che dovrà porgere le scuse a Tosi pubblicamente”.

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