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Coldiretti incontra Sadegholvaad: "Agricoltura nobile per alimentar il motore dello sviluppo riminese”

Il Presidente Guido Cardelli Masini Palazzi si è confrontato col candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime Amministrative

“L’agricoltura è il carburante nobile che può alimentare con forza il motore dello sviluppo riminese”. Così il Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi ha aperto il confronto con Jamil Sadegholvaad, candidato della coalizione di centrosinistra alle prossime Amministrative. Alla presenza dei rappresentanti dei Consigli di Sezione di Coldiretti Rimini, il Presidente provinciale ha illustrato le battaglie che Coldiretti ha condotto a più livelli per la tutela del Made in Italy e del territorio, sottolineando come Rimini possa e debba diventare “una vetrina per valorizzare le nostre eccellenze agricole”.

Tra i temi affrontati durante l’incontro “il necessario sviluppo della filiera corta che favorisce e assicura il rapporto diretto e senza alcuna intermediazione (quindi senza alcun ricarico di prezzo) tra produttore e consumatore, e che è elemento essenziale per la valorizzazione sia della produzione che del processo di conoscenza e fiducia tra chi lavora e chi acquista”. Coldiretti ha posto quindi l’accento sulla necessità di prevedere “interventi per il sostegno attivo alla filiera corta. In particolare, l’introduzione di meccanismi premiali per il cibo locale, quali accordi di filiera o bandi per le mense scolastiche, ospedaliere, residenziali, che prevedano da un lato un equo compenso per i produttori, finalmente al riparo da tentativi di speculazione, e dall’altro la certezza di un vero approvvigionamento a km zero.

Sul fronte della fauna selvatica il presidente Cardelli Masini Palazzi ha ribadito l’urgenza di “affrontare con concretezza il problema dei danni che gli agricoltori subiscono a causa del proliferare dei selvatici (cinghiali, caprioli, istrici, ecc.) e in quest’ottica le amministrazioni comunali possono e devono far sentire la propria voce nei tavoli regionali”. Analogo discorso vale per i lupi. “Occorre quindi superare la politica degli indennizzi, che non rappresentano la soluzione del problema, ma un semplice e parziale palliativo per danni spesso permanenti”.

Altro tema ‘caldo’ è quello dei cambiamenti climatici e in particolare della siccità che richiede la previsione di “un piano strutturato per stoccare I’acqua e garantirne la disponibilità ad uso irriguo nei momenti di bisogno”. A questa priorità si associa quella legata al contrasto al consumo di suolo e, quindi, alla pianificazione urbanistica che riveste un ruolo fondamentale per la gestione del territorio. “In questo senso – ha detto il Presidente - l’intervento amministrativo riteniamo debba andare verso due direzioni. La prima è quella dell’adozione di strumenti progettuali che privilegino le destinazioni d’uso agricole, con il conseguente recupero di terre abbandonate e la limitazione di nuove costruzioni; la seconda è quella relativa alla difesa del patrimonio rurale attraverso un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola, quale prima forma di azione contro il consumo di suolo”.

Si è chiesto quindi l’impegno a modificare il tracciato della variante della SS16 che così come attualmente progettata provocherebbe danni irreversibili all’agricoltura (solo il compimento del tratto Bellaria Rimini Nord comporterebbe infatti la distruzione di un territorio rurale ad alta vocazione produttiva. Nonostante le dichiarazioni su sviluppo sostenibile e qualità ambientale – ha sottolineato Cardelli Masini Palazzi - il progetto proposto, prosegue - di fatto - in una logica di occupazione squilibrata delle poche aree libere rimaste, a vantaggio esclusivo della cementificazione”.

Tra gli ultimi temi toccati c’è poi quello dell’agricoltura sociale, importante innovazione avviata dal basso nel panorama del welfare nazionale che prevede la possibilità di co-produrre beni privati (alimenti) e pubblici (inclusione sociale, co-terapia e inclusione lavorativa), riattivando la società locale all’assunzione di responsabilità multiple nei confronti dei temi come il cibo, il disagio sociale, la qualità dei luoghi di vita. A chi si candida Coldiretti Rimini chiede un impegno pubblico al fine di sostenere chi investe sul territorio in queste attività dall’enorme valore sociale e ambientale.

Da ultimo un cenno all’Educazione alla Campagna amica, progetto didattico che da oltre 20 anni vede Coldiretti presente nelle scuole primarie e secondarie con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni ai temi dell’agricoltura e dell’ambiente. In particolare, agli studenti vengono fornite informazioni sull'agricoltura moderna, trasmesse conoscenze antiche, illustrati i processi produttivi e promossa una sana e corretta alimentazione. I risultati dicono che le nuove generazioni recepiscono in pieno i temi proposti e si fanno a loro volta promotori del cambiamento in famiglia, a scuola, nel tempo libero. “Alle amministrazioni comunali – ha concluso il Presidente - chiediamo quindi di sostenere attivamente questi percorsi didattici nelle scuole di loro competenza”.

Sadegholvaad, in chiusura, ha ribadito che “l'agricoltura e il suo sviluppo nel senso più allargato di filiera, penso ad esempio alla connessione con l'industria turistica, è tra i cardini della pianificazione strategica di Rimini e dell'Emilia Romagna. Ritengo – ha detto - che abbiamo davanti enormi potenzialità sul tema del food, dell'eno, dell'ittico, del benessere che devono essere indissolubilmente legate al nostro territorio e alle sue eccellenze. Su questo dobbiamo lavorare con il massimo impegno”. Un cenno anche al tema del cambiamento climatico: “La nostra città deve approcciarsi progettando i prossimi 30 anni tenendo conto di ciò che avviene a livello mondiale e che già fa parte della nostra vita. In tal senso rimarco ancora una volta il lavoro del piano strategico proprio su questo fronte. Lì, insieme alle associazioni, possiamo trovare lo think tank per gli interventi necessari”.

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