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Condohotel, Lombardi (FI): "La sinistra riminese innovativa e renziana a giorni alterni"

Il Consigliere regionale Marco Lombardi nel corso di un incontro con alcuni operatori turistici

“Il fuoco di fila alzato dal Sindaco Gnassi e dalla On. Petitti sulla proposta del Governo relativa ai condohotel, mi sembra una vera e propria battaglia di retroguardia. Certamente il tema è delicato perché il rischio di snaturare la nostra offerta turistica c'è, ma le argomentazioni portate, mi paiono datate e legate a timori di speculazione tipiche di una certa sinistra, che oggi non hanno più senso”. È quanto ha affermato il Consigliere regionale Marco Lombardi nel corso di un incontro con alcuni operatori turistici.

“Il tema vero è: i vincoli e le restrizioni imposti oggi dalle amministrazioni di sinistra hanno pagato?  Le pensioni fuori mercato o gli alberghi un po' trascurati sia dalla gestione che dalla proprietà, si possono rilanciare senza nuove opportunità di investimento? Io credo che le politiche passate abbiano già dimostrato i loro limiti e quindi provare qualcosa di nuovo male non può fare”.

“Del resto - ha proseguito Lombardi -  mi pare che alcuni accorgimenti per escludere che la zona alberghiera si trasformi in residenziale siano già contenuti nel provvedimento “sblocca Italia” e vale la pena  concentrarsi più su eventuali ulteriori modifiche che bloccare tutto.   Ad esempio la riduzione del numero di camere per albergo può creare problemi a tour operator internazionali e quindi si dovranno studiare accorgimenti ed accorpamenti per combinare la nostra rinomata gestione familiare con una gestione industriale di una o più realtà alberghiere. Dobbiamo coniugare la necessità di riqualificazione con la congiuntura economica e con la realtà delle nostre strutture in cui spesso la gestione è diversa dalla proprietà”.

“Certo - ha concluso Lombardi - che se la disciplina pratica di queste nuove strutture venisse rimessa, come pare, alle Regioni, ed i rappresentanti locali o regionali del PD dovessero subire le pressioni del nostro Sindaco e dell’On.le Petitti, ci troveremmo di fronte all’ennesimo tentativo, già portato avanti con il Governo Berlusconi, di una Regione Emilia-Romagna che usa le sue prerogative per mettere i bastoni tra le ruote del rilancio del comparto turistico, per motivi esclusivamente ideologici.

Ci vuole fantasia, innovazione  e voglia di rischiare. La sinistra riminese non può essere renziana a giorni alterni ed il Sindaco Gnassi, oltre a curare le rotonde ed i cerchi rossi e verdi, si dovrebbe interrogare sul flop dell’aeroporto e sul grido di dolore degli albergatori di Torre Pedrera, che come gran parte degli operatori delle periferie si sentono abbandonati da questa Amministrazione”.

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