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Consiglio comunale a Santarcangelo, via libera alla cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

Dopo la presentazione e la risposta alle interrogazioni, la sindaca Alice Parma ha illustrato la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, riepilogando la vicenda del 29enne arrestato in Egitto

 Il Consiglio comunale di Santarcangelo di venerdì 26 febbraio si è aperto con tre comunicazioni all’assemblea. Con la prima, la sindaca Alice Parma ha ricordato l’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo, chiedendo al Consiglio di osservare un minuto di raccoglimento in segno di cordoglio per la loro uccisione. La presidente Fabbri, nell'approssimarsi della Giornata internazionale della donna, ha testimoniato la solidarietà del Consiglio a tutte le donne vittime di violenza, mentre la vice sindaca e assessora alla Mobilità, Pamela Fussi, ha comunicato ai consiglieri l'avvio dei lavori per la redazione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), invitandoli a compilare e diffondere il questionario che sarà disponibile sul sito del Comune a partire dal 1° marzo.

Dopo la presentazione e la risposta alle interrogazioni, la sindaca Alice Parma ha illustrato la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, riepilogando la vicenda del 29enne arrestato in Egitto e sottolineando le ragioni della vicinanza di Santarcangelo allo studente dell’Università di Bologna. La delibera è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza (Partito Democratico, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo) e quello contrario dell’opposizione (Un Bene in Comune e Lega Salvini premier Romagna).

L’assessora ai Rapporti con le società partecipate, Angela Garattoni, ha illustrato invece l’approvazione dei patti di sindacato di primo e secondo livello di Hera per il triennio 2021-2024. Il patto di primo livello prevede un sindacato di voto (coordinamento del voto tra i soci pubblici sulle materie più rilevanti) e un sindacato di blocco azionario (obbligo di mantenere la proprietà pubblica delle azioni controllate da ciascun socio), mentre il patto di secondo livello raggruppa i principali soci pubblici romagnoli. La sottoscrizione dei patti di sindacato, ha detto in sostanza l’assessora Garattoni, serve a essere presenti nel momento in cui si prendono le decisioni più importanti e a far sì che il controllo della società rimanga pubblico. I patti di sindacato sono stati approvati con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.

Nel presentare la variante specifica al Piano strutturale comunale (Psc) per l’eliminazione di aree di nuova urbanizzazione, l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Filippo Sacchetti, ha ricordato come questo atto chiuda il capitolo della programmazione territoriale basata sulla legge regionale 20 del 2000. La variante parte da una mozione del Consiglio comunale, approvata nel 2017 contestualmente al POC1, che chiedeva l’eliminazione delle aree edificabili non attivate dal nuovo strumento urbanistico. A seguire, circa 30 cittadini hanno aderito alla chiamata pubblica del 2018 per far tornare agricoli i propri terreni, fino all’adozione in Consiglio a fine 2019. “Siamo in anticipo sugli obiettivi indicati dalla nuova legge regionale e dall'Unione Europea – ha ricordato Sacchetti – che mettono al centro la riduzione del consumo di suolo, la rigenerazione urbana e la riqualificazione dell'esistente per garantire la salvaguardia ambientale, la tutela dell’agricoltura e la lotta al dissesto idrogeologico”.

Dei 227.000 metri quadrati di terreno che tornano a uso agricolo – di cui 50.000 direttamente sottratti all'edificazione – le principali aree interessate si trovano nelle frazioni di San Vito, San Bartolo, Sant'Ermete e San Martino dei Mulini. 58 le osservazioni presentate dai privati tra adozione e approvazione, per lo più non accolte ad eccezione di alcuni accoglimenti totali o parziali, in ogni caso senza cambiamenti significativi rispetto al quadro generale della variante, con piccole modifiche sul territorio urbanizzato. La variante è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Stesso esito per la variante cartografica al Piano di classificazione acustica comunale, che andava riadottata essendo legata al Psc – ha spiegato l’assessore Sacchetti – ma ha subito modifiche di minima entità, avendo ricevuto solo due osservazioni che non sono state accolte.

L’ordine del giorno in relazione all’approvazione della variante specifica al Psc – presentato dai consiglieri Patrick Wild (PenSa-Una Mano per Santarcangelo), Paola Donini (Partito Democratico) e Michela Zoffoli (Più Santarcangelo) – è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, mentre la mozione per la messa in sicurezza di via Scalone, proposta dalla consigliera Jenny Dolci (Un Bene in Comune), è stata approvata all’unanimità in seguito a un emendamento presentato dalla proponente.

Le forze di maggioranza: "L'opposizione contraria"

Le forze politiche di maggioranza  (Partito Democratico di Santarcangelo, Più Santarcangelo, PenSa Una Mano per Santarcangelo) sottolineano come "il conferimento della cittadinanza diventa così uno strumento di pressione per dire che questa storia ci riguarda, che ora Zaki è santarcangiolese e anche bolognese e riminese e pure ferrarese, si, anche la Ferrara leghista vota per tenere alti i riflettori su questa vicenda. Con grande rammarico non a Santarcangelo dove la delibera è passata con i soli voti della maggioranza". 

"Una arrampicata ideologica sugli specchi con contorsioni verbali  per arrivare a tre motivi  per votare contro. Due per la Lega: uno legato all’ipocrisia della continuazione dei rapporti commerciali con l’Egitto, l’altra ( ovviamente ) al fatto che Zaki è straniero, e che gli affari di un paese straniero non sono affari nostri. Sul primo punto crediamo che l’intransigenza apparente della Lega sia semplicemente la scusa per non fare nulla perchè non è storicamente vero che le campagne di pressione non servano, in tantissimi casi hanno portato alla liberazione di prigionieri e\o alla clemenza dei regimi però per la Lega è troppo poco, dunque meglio niente. Sul fatto che quello che è “straniero” non ci riguardi ritroviamo la mentalità sovranista della Lega che ama voltarsi dall’altra parte per nulla che non riguardi esattamente solo gli interessi di bottega. Ma il capolavoro è stato di Samorani: un triplo carpiato degno delle olimpiadi dell’arrampicata sugli specchi. Dunque il dott. Samorani in un infinito sermone nel quale, come i predicatori dei film americani mischia la Verità, l’Amore, la Vita, i Marò, l’ambasciatore Attanasio morto in Congo “in fondo perché ci era andato, non lo sapeva che era pericoloso?” finalmente arriva al nocciolo, al punto di approdo di ogni questione della destra sovranista; l’aborto. Si. L’aborto. Direte, cosa c’entra con Zaki? Esatto, niente! Ogni persona normale la penserebbe cosi e invece no. Dunque per la logica sovranista l’aborto è il più grande crimine di sempre, non c’è orrore, campo di concentramento, guerra, vicenda tragica, niente può essere comparato con l’aborto, dal che discende direttamente che le donne siano le più grandi criminali di sempre, le donne non devono avere volontà propria, vita propria, scelte proprie, le donne tornano uteri, semplificazioni degli anni ’50 o storie degne dei Racconti dell’Ancella". 

"Il risultato ottenuto è ancora una volta trovare una giustificazione per non fare nulla. Che importanza vuoi che abbia parlare di salvare una vita in carcere o molte vite in mare quando l’aborto continua? Vi viene in mente una cosa più deformante della realtà di questa? Vi viene in mente una scusa più volgare per lavarsi la coscienza soprattutto per un uomo che mai nella sua vita sarà posto di fronte al dilemma della maternità? Eppure di questi tempi la destra, che una volta portava almeno una concezione del mondo, neo-liberista, capitalista, anche pragmatista ora è diventata nucleo ideologico degno di una setta, inscalfibili certezze preconcette e nell’utilizzo di parole da sermone si vantano di essere “per la vita”, ( come se gli altri fossero “per la morte” ) però solo quella rigorosamente non nata, quella che a loro non costa alcuna azione, alcuno sforzo, alcuna fatica, mentre le vite già nate, quelle che chiedono aiuto, che danno fastidio, quelle che ci chiedono si agire, che ci mettono di fronte alle contraddizioni non contano nulla. In quei casi loro sono sempre per non fare. E infatti il finale di tutto il ragionamento di Samorani, che parla dell’universo mondo con iperboli e citazioni di ogni tipo ha un unico scopo, cercare di confonderci e farci dimenticare della sorte di Zaki". 

"E invece noi lì vogliamo ritornare. Patrick si trova in stato di custodia cautelare in Egitto da oltre un anno, arrestato (e pare anche torturato) dalle autorità locali, senza processo e senza uno straccio di prova. Una situazione inaccettabile per ogni Paese e individuo che si ritenga democratico. E’ stata quindi una decisione sacrosanta quella di esprimere solidarietà e vicinanza, com’è stato del resto fatto in precedenza con  Giulio Regeni, con un atto simbolico (qual è la cittadinanza onoraria) ma che vogliamo si traduca in un messaggio collettivo in grado di portare al più presto alla liberazione di Patrick. Ci ha lasciato basiti apprendere, nonostante l’appello a un voto unanime fatto dalla nostra Sindaca Alice Parma il dibattito surreale che si è sviluppato e che ha portato al voto contrario di tutta l’opposizione (Bene in Comune e Lega)".

Un Bene in Comune: "Siamo con Patrick, ma non strumentalizziamo"

Arriva la replica della lista civica Un Bene in Comune, attraverso Domenico Samorani: "Solidarietà a Patrick Zaki, ci mancherebbe, un cittadino egiziano che conosce le ruvide leggi del suo paese e le sfida. Come il nostro ambasciatore Attanasio era al corrente dei rischi percorrendo quella strada. E’ successo anche a me, nel 1991, all’indomani della guerra del Golfo, quando sono andato in Kurdistan così cosciente dei rischi da fare un’assicurazione sulla vita. “Libertà e vita” sono inscindibili e fanno la differenza. “L'alleanza che rigenera il mondo”.

"Stiamo con Patrick, ci mancherebbe. Purtroppo, non abbiamo bisogno di eroi da strumentalizzare, ma di testimoni della verità tutta intera. Questa mozione mette in scena lo spettacolo di una maggioranza obbediente al tam tam della foresta di partito, acritica che si spende solo per una convenienza di parte.   Questa aula non è l’avamposto del partito, ma dello Stato. Ridategli la dignità che merita. “La verità è sinfonica” – ci ricorda Von Baldassar - ma la vostra è un’orchestra stonata e raccogliticcia. Il tempo e le capacità per imparare ad amare la verità tutta intera non ci mancano. Stasera vi rimandiamo a casa meditando sulla vostra mozione: “solo l’amore crea”.

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