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Consiglio comunale sul "Franchini", il sindaco Parma: "Presidio mai in discussione”

L’Azienda sanitaria ha riferito sulla riapertura dell'ospedale di Santarcangelo e sul ritorno all’operatività dei vari reparti dopo l'emergenza Covid-19

Il Consiglio comunale di giovedì 18 giugno, dedicato alla situazione attuale dell'ospedale “Franchini” di Santarcangelo, si è aperto con l'intervento dell’Azienda sanitaria sul ritorno all’operatività dei vari reparti dopo l'emergenza Covid-19. Stefano Busetti, direttore sanitario dell'Ausl Romagna, ringraziando tutti gli operatori del Franchini e l'Amministrazione comunale per il percorso condiviso, ha spiegato che l'ospedale di Santarcangelo è stato fondamentale nella gestione della crisi sanitaria, mantenendo inalterate alcune funzioni e partecipando al riassetto temporaneo della rete ospedaliera per sostenere l'”Infermi” di Rimini. Nell’annunciare la sospensione temporanea dei servizi, l'Azienda si era da subito impegnata a ripristinarli non appena terminata l’emergenza. La gestione della delicata fase di transito, che impegna risorse e spazi, impedisce tuttavia un ritorno immediato alla piena normalità. A questo si aggiunge la sospensione dei concorsi per le nuove assunzioni, previsti nei mesi di marzo e aprile in modo da essere pronti per il periodo estivo, per i quali le procedure sono riprese, di fatto, questa settimana.

Per queste ragioni, a partire da domani (venerdì 19 giugno), il Punto di primo intervento riaprirà per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20). Resta l'impegno di tornare all'apertura h24 appena il problema del reclutamento del personale sarà superato: il concorso per i medici di medicina d'urgenza si svolgerà a luglio, mentre sono già state avviate le procedure per un secondo concorso. È inoltre in corso di definizione un accordo tra Regione e Università per selezioni a tempo determinato tra gli specializzandi all'ultimo anno, ha aggiunto in sostanza Busetti: un'ulteriore possibilità per mettere in atto tutti i meccanismi di reclutamento del personale medico, unico vero fattore limitante per la riapertura h24 del Punto di primo intervento. Al dibattito hanno preso parte i consiglieri Marco Fiori (Lega Salvini premier Romagna), Patrick Wild (PenSa-Una Mano per Santarcangelo), Domenico Samorani (Un Bene in Comune), Giorgio Ioli (Più Santarcangelo) e Paola Donini (Partito Democratico).

Il direttore generale dell'Ausl Romagna, Marcello Tonini, ha ricordato il confronto continuativo tra l'Azienda sanitaria e il Consiglio comunale, che dura da almeno 15 anni, esprimendo apprezzamento per i toni e le considerazioni emerse dal dibattito dell'assemblea. Un clima di responsabilità, nonostante le preoccupazioni, da attribuire a una doppia consapevolezza: quella per il tragico momento appena trascorso e quella per la centralità riconosciuta dall'Azienda sanitaria all'ospedale di Santarcangelo, dimostrata da un sostanzioso elenco di investimenti materiali e professionali. Ribadendo la centralità della sanità pubblica, Tonini ha ricordato che il Sistema sanitario nazionale necessita di un imponente rifinanziamento, di un'adeguata pianificazione e del tempo necessario a investire su nuove professionalità e servizi.

Nelle sue conclusioni, la sindaca Alice Parma ha rinnovato il ringraziamento al personale sanitario dell’ospedale Franchini per l’impegno durante l’emergenza Covid-19 e ai presenti per la qualità del dibattito, ricordando lo strettissimo rapporto che lega Santarcangelo al suo ospedale, presidio importante anche per diversi Comuni limitrofi. Le preoccupazioni della cittadinanza e del Consiglio comunale, che hanno sempre trovato ascolto da parte della Giunta e dell'Azienda sanitaria, devono comunque tenere conto della cornice normativa che regola la sanità romagnola. A questo proposito, la sindaca ha ricordato il contributo dell'Amministrazione comunale nello scorso mandato alla definizione del Piano di riordino che ha portato alla formazione dell'Ausl Romagna: un piano che assegna un ruolo e prerogative ben precise all'ospedale Franchini, che non possono essere modificate da circostanze contingenti ma solo con una revisione del Piano stesso. Il ritorno da tutti auspicato alla piena operatività di ogni reparto avverrà gradualmente, ma senza che sia mai stata messa in discussione questa impostazione generale.
 

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