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Contraffazione e pirateria: nasce la Commissione parlamentare d'inchiesta

Votata all'unanimità alla Camera dei Deputati l'istituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria e dell'uso illecito dei marchi

Votata all'unanimità alla Camera dei Deputati l'istituzione della commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria e dell'uso illecito dei marchi. Uno strumento parlamentare per indagare e trovare le adeguate contromisure legislative contro un fenomeno che, secondo alcune stime, fattura 7 miliardi in attività illegali, e che sottrae al fisco 5 miliardi all'anno, oltre a costare 130mila posti di lavoro e portare fiumi di denaro alle mafie.

"La Commissione avrà il compito di produrre norme di contrasto”, spiega Elisa Marchioni, la parlamentare riminese che ne ha seguito l'iter dal Comitato dei Nove, il gruppo ristretto di deputati che propone il disegno di legge al voto dell'Aula. “Cominceremo dal conoscere le dimensioni e le caratteristiche di questi fenomeni, a tutela del Made in Italy, dei marchi e dei brevetti italiani. Inoltre, la Commissione avrà il compito di far conoscere le buone prassi in uso negli altri Paesi Ue e del mondo".

La proposta è stata messa a punto dalla Commissione delle Attività produttive: “il Partito democratico ha lavorato attivamente a costruire questo provvedimento – dice Elisa Marchioni - che abbiamo approvato all'unanimità: un segno della capacità del nostro partito di opposizione di essere responsabile e saper valutare il merito degli interventi a favore dell’economia del Paese e della legalità".

"La Commissione partirà da una conoscenza precisa per arrivare a stendere le norme che siano davvero efficaci contro i fenomeni di produzioni, importazioni ed esportazioni abusive -prosegue la deputata - di prodotti contraffatti e imitazioni. Nel 2007, le dogane comunitarie hanno sequestrato 79 milioni di euro di articoli copiati, con incremento del 17% in più dell'anno precedente. In particolare, i sequestri hanno registrato un più 260% di cosmetici, 98% di giocattoli, 62% alimenti e computer, 51% di farmaci. In Italia, nel 2007, sono stati sequestrati quasi sette milioni di prodotti nel settore della moda, abbigliamento e calzature. Il 60% delle merci confiscate sono state prodotte in Cina. E' ovvio che per molte aziende italiane questa concorrenza sleale è letale.”

“Il Parlamento ha già votato la legge a tutela del Made in Italy, e l'attività della Commissione servirà a tutelare maggiormente chi opera in modo legale da chi opera in modo illegale,a tutelare e difendere chi produce, le nostre eccellenze, le grandi e le piccole imprese; e con esse, i loro lavoratori e i consumatori dei prodotti. Chi acquista deve essere sicuro di avere davanti il prodotto che era convinto di aver scelto, e non altro, senza poterlo verificare.”
 

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