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Crack Aeradria, anche la Lega chiede la 'testa" di Gnassi: "Accuse gravissime"

Anche il consigliere regionale leghista Massimiliano Pompignoli, entra nel merito dei sequestri preventivi milionari notificati al sindaco, nonché attuale Presidente della Provincia di Rimini, Andrea Gnassi, sollecitando al contempo una presa di posizione del presidente della Regione

“Gnassi faccia un passo indietro: obbligo di elezioni anticipate. Dalla Giunta Bonaccini pretendiamo un
segnale forte di distacco e una presa di posizione nei confronti del sindaco riminese. Incompatibili le accuse con il ruolo che riveste. Un danno di immagine per tutto il comprensorio riminese”, anche il consigliere regionale leghista Massimiliano Pompignoli, entra nel merito dei sequestri preventivi milionari notificati al sindaco, nonché attuale Presidente della Provincia di Rimini, Andrea Gnassi, sollecitando al contempo una presa di posizione del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

"Un ordinanza, quella emanata dal tribunale di Rimini alla quale ha fatto seguito l’intervento operativo del nucleo tributario della Guardia di Finanza - che congela in via preliminare un patrimonio di circa 749mila euro tradotti in
case, terreni, negozi, conti correnti e altro ancora - attacca Pompignoli -. Sulle spalle del sindaco riminese gravano accuse pesantissime, tra le quali associazione a delinquere finalizzata alla truffa di erogazioni pubbliche, inconciliabili non soltanto con il ruolo istituzionale che riveste ma anche con l’immagine pubblica di primo cittadino e presidente della Provincia riminese. Uno tsunami giudiziario al quale Gnassi non può sottrarsi e rispetto al quale riteniamo che il collega di partito Bonaccini debba prendere un chiara e risolutiva posizione".

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