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Crescita e welfare, gli obiettivi del Bilancio 2012 della Regione

L’Assemblea legislativa ha approvato il Bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Emilia-Romagna: 29 voti a favore, quelli di Pd, Idv, Sel-Verdi e Fds; 14 contrari (Pdl, Lega Nord, Udc, Movimento 5 Stelle)

L’Assemblea legislativa ha approvato il Bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Emilia-Romagna: 29 voti a favore, quelli di Pd, Idv, Sel-Verdi e Fds; 14 contrari (Pdl, Lega Nord, Udc, Movimento 5 Stelle). Via libera anche alla Legge Finanziaria regionale collegata, con il sì della maggioranza e il no alla quasi totalità degli articoli di Pdl, Lega nord, Mov5stelle. Il Bilancio 2012 prevede entrate e uscite per 13.525 milioni di euro.

Gli stanziamenti sono percentualmente ripartiti tra i seguenti settori di intervento: tutela della salute e solidarietà sociale 71,41%; uso e salvaguardia e sviluppo del territorio 9,51%; sviluppo economico 3,82%; istruzione, attività formative, culturali e ricreative 3,10%. Per il resto si tratta di stanziamenti per gli organi istituzionali, oneri generali non attribuibili e affari generali.

Le entrate e uscite effettive della Regione ammontano a 13 milioni e 798 mila euro. La spesa di funzionamento della macchina regionale prevista per il bilancio 2012 risulta inferiore del 2,3% rispetto a quella del bilancio 2011, con un risparmio di oltre 7 milioni di euro. Per il 2012 la Regione manterrà invariata la leva fiscale. Lo stock del debito a carico della Regione si riduce rispetto all’anno precedente (-58,95 milioni di euro).

“E’ un bilancio improntato al rigore, che deve fare i conti con i pesanti tagli governativi,  prosegue nel contenimento delle spese di gestione,  ma che non per questo rinuncia a perseguire alcuni obiettivi di fondo: crescita, welfare, stabilizzazione del lavoro e trasporto pubblico locale”, ha commentato la vicepresidente e assessore alle finanze Simonetta Saliera.

“A fronte di 421 milioni di euro di mancati trasferimenti statali la Regione Emilia-Romagna – ha sottolineato Saliera -  ha comunque voluto compiere alcune scelte qualificanti, senza aumentare la pressione fiscale. Il Fondo per la stabilizzazione del lavoro precario innanzi tutto: 20 milioni di euro che serviranno soprattutto a contrastare la piaga del precariato giovanile. E poi 13 milioni di euro per ricapitalizzare i Consorzi Fidi , in un periodo di crescenti difficoltà per tante aziende nell’accesso al credito.”

Saliera ha anche sottolineato l’impegno della Regione per  continuare a sostenere, anche e soprattutto in questo periodo di crisi, il sistema delle imprese. Si tratta di 40 milioni di euro di risorse aggiuntive, a fronte di un taglio statale di 70 milioni di euro, indirizzate soprattutto a promuovere la ricerca, l’innovazione e l’internazionalizzazione. Analogamente la Regione ha aumentato di un milione di euro le risorse per l’agricoltura e di 1,7 milioni di euro quelle per turismo e commercio. “Come Regione non abbiamo molte leve per agire – ha sottolineato Saliera - ma tutto ciò che abbiamo concordato con le parti sociali  e individuato nel Patto per la crescita intelligente, sostenibile inclusiva, nella manovra di bilancio c’è”.

Tra i punti qualificanti anche l’impegno sul fronte del welfare, con 150 milioni di euro di risorse aggiuntive destinate a migliorare e ampliare  il livello dei servizi sanitari e 85 milioni di euro  per continuare a garantire la dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza a fronte dell’azzeramento dei trasferimenti statali. Anche nel 2012 infine la Regione continuerà a sostenere la rete dei servizi sul territorio grazie ai 22 milioni del Fondo straordinario per i Comuni: serviranno in particolare a finanziare gli interventi per l’infanzia, i giovani e le famiglie. Per quanto riguarda  il trasporto pubblico locale “la Regione  - ha detto Saliera - conferma le risorse anticipate per far fronte ai pesanti tagli del Governo Berlusconi e continuare a garantire il livello dei servizi,  in attesa del riparto dei nuovi stanziamenti  su cui si è trovato oggi l’accordo tra Governo e Regioni”.

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