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Dai piani urbanistici alla sentieristica, i sindaci si riuniscono: "Il territorio vuole marciare unito"

Giovedì pomeriggio si è tenuta in Provincia la Conferenza dei Sindaci, con all’ordine del giorno il Patto provinciale per il Lavoro e per il Clima e le sue prospettive per il territorio

Giovedì pomeriggio si è tenuta in Provincia la Conferenza dei Sindaci, con all’ordine del giorno il Patto provinciale per il Lavoro e per il Clima e le sue prospettive per il territorio, i nuovi Piani Urbanistici Generali (PUG) e lo stato di attuazione della legge 24/2017, e la presentazione del regolamento provinciale per la concessione di contributi per la manutenzione e la valorizzazione della sentieristica e dei percorsi escursionistici. Partecipazione numerosa dei sindaci, fra quelli in presenza e quelli online, compresi i sindaci di Montecopiolo e Sassofeltrio che sono stati invitati a quello che presto sarà per loro, anche ufficialmente, un consesso abituale.

Il presidente Santi ha ribadito come il Patto provinciale per il Lavoro e per il Clima, soprattutto in vista dell’uscita dei bandi di finanziamento del PNRR, rappresenti “un’occasione imperdibile per il nostro territorio, alla quale dobbiamo farci trovare pronti con idee strategiche, innovative e condivise, dobbiamo fare massa critica per presentare progetti credibili e per questo servono strutture solide e ricche di competenze qualificate di progettazione e rendicontazione, che pochi Comuni da soli potrebbero vantare. Il Patto provinciale per il Lavoro e per il Clima, che entro novembre licenzierà il Piano di azione, è la sede ideale dove far convergere il nostro impegno e la nostra idea di futuro del territorio.”

Gli amministratori hanno convenuto sul percorso delineato, ma anche sulla necessità di poter contare su una struttura con risorse umane adeguate alla missione, identificando nella Provincia, certamente anch’essa da potenziare,  il soggetto in tal senso più adatto.
 
Sul secondo punto il presidente della Provincia Riziero Santi ha evidenziato come la legge 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio” indichi nel 31/12/2021 la scadenza per adottare i PUG, quello che è lo strumento di pianificazione e governo del territorio comunale. Per i Comuni che entro la fine dell’anno non ne hanno dato “formale avvio del procedimento di approvazione” scatta l’impossibilità dal 1° gennaio 2022 di approvare varianti o dare attuazione agli strumenti urbanistici che non siano conformi ai Piani comunali vigenti. Questo sia nel caso che il Comune sia dotato di un Piano Strutturale Comunale, ai sensi della precedente legge (n.20 del 2000) o abbia ancora un vecchio Piano regolatore. “In sostanza alla luce della normativa vigente – sottolinea il presidente Santi - e in assenza di una eventuale nuova proroga, che al momento non sembra che la Regione intenda concedere, avendone data già una l’anno scorso causa Covid, i Comuni possono attuare unicamente le previsioni della pianificazione vigente relative al territorio urbanizzato, aventi i requisiti degli interventi di riuso e di rigenerazione urbana. Sono inoltre consentiti gli interventi diretti da attuare con titolo abilitativo edilizio, secondo la disciplina vigente, e mantengono la loro efficacia e possono essere attuati, con titoli abilitativi edilizi richiesti, unicamente i Piani attuativi approvati prima del 2018 a condizione che siano convenzionati entro il termine di cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge regionale. Molti Comuni non hanno finora proceduto all’avvio dei PUG lamentando le difficoltà in cui operano gli uffici di piano, oberati dalle nuove pratiche per le richieste di permessi relativi agli adempimenti bonus 110 e simili, e alla complessità dell’iter di redazione dei PUG. Inoltre, molti Comuni hanno ancora strumenti urbanistici ormai completamente superati dalle normative vigenti, come nel caso dei vecchi piani regolatori.”

Per i piccoli Comuni la proposta di Santi è quella di utilizzare il PTAV, il Piano di area vasta della Provincia, con valore di PUG con il doppio risultato di ottimizzare gli strumenti e razionalizzare i costi. Tuttavia, davanti a questa situazione la richiesta dei Comuni, pressoché unanime dai più piccoli a quelli maggiori, è stata quella di una interlocuzione con la Regione che conduca alla soluzione del problema, soluzione che non potrà che passare da una ulteriore proroga.

È stato infine presentato, raccogliendo apprezzamento unanime, il regolamento provinciale per la concessione di contributi per la manutenzione ordinaria e straordinaria e la valorizzazione della sentieristica e dei percorsi escursionistici d’interesse provinciale che sarà portato nel prossimo Consiglio per l’approvazione. La dotazione del fondo ammonterà a 500 mila euro.

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