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Decreto lavoro al via libera definitivo: confermate le correzioni proposte dal Pd

E’ in approvazione alla Camera la conversione definitiva in legge del Decreto lavoro, che introduce importanti disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese

E’ in approvazione alla Camera la conversione definitiva in legge del Decreto lavoro, che introduce importanti disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Grande la soddisfazione espressa dal deputato PD riminese Tiziano Arlotti, che in occasione del voto finale per la conversione in legge del decreto, ha presentato uno specifico ordine del giorno - approvato dall'aula e recepito dal Governo - affinché l'apprendistato diventi immediatamente operativo.

“Il ripristino dell'apprendistato, su cui avevo lavorato sin dall'inizio della legislatura, interessa alcune migliaia di giovani sul nostro territorio (80mila a livello nazionale nel turismo, che diventano 100mila considerando l’indotto. Potranno godere di questa forma contrattuale anche a tempo determinato, per lo svolgimento di attività stagionali (ad esempio nel settori del turismo, ma anche del commercio e dell’artigianato) – sottolinea Arlotti -. Considerata l'imminente stagione estiva, il mio ordine del giorno chiede l'immediata operatività della norma, impegnando il governo ad attivarsi con urgenza per verificare che Regioni e Province autonome definiscano il sistema di alternanza scuola/lavoro come previsto dalla legge, e a sollecitare le associazioni datoriali, qualora non siano ancora previste specifiche modalità di utilizzo del contratto di apprendistato a tempo determinato, per attivare i tavoli di contrattazione”.

Obiettivo è favorire immediatamente le opportunità lavorative che la nuova norma prevede, conclude il parlamentare. “L'apprendistato è importante perché favorirà l’alternanza scuola/lavoro, e offrirà la possibilità di avvicinare al mondo del lavoro i ragazzi in un momento di crisi acuta .- conclude Arlotti -. La possibilità di assumere apprendisti stagionali consentirà inoltre di far riemergere e contrastare il fenomeno del lavoro nero e irregolare”.

Restano confermate: le proroghe dei contratti a termine che da 8 passano a 5 e che sono complessive nell’arco dei 36 mesi e non collegate ai rinnovi;  la sanzione, nel caso di superamento del tetto del 20% di contratti a termine (tetto calcolato in rapporto ai dipendenti a tempo indeterminato), non prevista nel Decreto iniziale, che diventa pecuniaria; il fatto che il calcolo del 20% sia esclusivamente correlato ai dipendenti a tempo indeterminato (non includendo quindi tipologie come il lavoro a progetto, l’interinale o altre forme di assunzione flessibili), riduce il numero di contratti a termine utilizzabili dalle imprese.

Resta il diritto di precedenza per i contratti a termine che verrà richiamato in forma scritta nel contratto di assunzione e resta la norma che prevede che il congedo di maternità concorra a determinare il medesimo diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato. E' confermato, per l’apprendistato, l’obbligo della formazione da parte delle Regioni e on the job (in forma scritta e sintetica) che il Decreto aveva cancellato e scompare, positivamente, l’assolvimento del datore di lavoro dall’obbligo formativo nel caso in cui la Regione non provveda entro 45 giorni dall’assunzione.

Rimane la sperimentazione, fortemente sostenuta dal Pd, dei contratti di apprendistato per giovani che frequentino il secondo biennio della secondaria superiore, nella logica dell’alternanza scuola-lavoro. Resta confermata la stabilizzazione del 20% degli apprendisti, anche se le imprese che dovranno applicare la norma debbono avere almeno 50 dipendenti e non 30 come era stato indicato alla Camera.

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