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Di Maio incalza Salvini sulle targhe: "Servono risposte, disagi per persone e imprese"

Si torna a discutere dei veicoli con targa straniera guidati da una persona residente in Italia che, stando a quanto previsto dal decreto sicurezza, devono essere necessariamente reimmatricolati con targa italiana.

Si torna a discutere dei veicoli con targa straniera guidati da una persona residente in Italia che, stando a quanto previsto dal decreto sicurezza, devono essere necessariamente reimmatricolati con targa italiana. A tornare sulla questione è stato il deputato romagnolo Marco Di Maio, che ha inviato una lettera al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per chiedere un intervento urgente affinché si trovi una soluzione definitiva per risolvere questa problematica.

“Lo scorso 18 dicembre – ha affermato il deputato - insieme ad altri colleghi, ho sottoscritto un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno, degli Esteri e delle Infrastrutture per renderli partecipi di un vulnus giuridico presente all’interno del decreto sicurezza, che ancora oggi sta creando numerosi disagi ai cittadini di ogni parte d’Italia. In Romagna come altrove, migliaia di persone stanno correndo ai ripari per mettersi in regola e le motorizzazioni cittadine sono ingolfate per la mole di lavoro eccezionale che si trovano a dover affrontare”.

“Ribadisco l’invito al ministro Salvini – ha aggiunto Di Maio –: non si generalizzi e si consideri caso per caso. In nome di una ipotetica maggiore sicurezza, non si facciano pagare quei cittadini che hanno l’unica “colpa” di avere la residenza nel nostro Paese e lavorare in territorio non italiano. Spero che almeno questa volta Salvini voglia rispondere”.

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