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Dibattito sui nomadi, Zoccarato (LN): "Nulla di razzista nelle manifestazioni dei riminesi"

Per l'esponente del Carroccio, da parte dei cittadini c'è "Solo esasperazione e tanta rabbia”

Il consigliere comunale della Lega Nord, Matteo Zoccarato, rispedisce al mittente le accuse di incitazione all’odio razziale e alla violenza indirizzate ai componenti del Comitato cittadino contro il progetto delle microaree, sollecitando “chi ancora naviga a vista su questo argomento di informarsi meglio perché la battaglia intrapresa in questi mesi dai comitati di quartiere è alimentata da ragioni e contenuti che nulla hanno a che vedere con l’odio e
l’istigazione razziale. Alle spalle dei residenti di Gaifona, Grotta rossa, Corpolò e Primo maggio c’è la rabbia dettata dal mancato coinvolgimento nella stesura e approvazione del progetto di smantellamento del campo di via Islanda. Oltre a questo, c’è l’incredulità di fronte a un Sindaco che ancora oggi sul tema non fa marcia indietro ma che nonostante le proteste dei suoi stessi elettori, non accenna a redimersi.”

Zoccarato non ci sta e punta il dito anche contro il vicesindaco del Pd, Gloria Lisi, che “invece di cercare un confronto e un approccio costruttivo con i suoi cittadini si è lasciata sfuggire in questi giorni, voglio credere ingenuamente, velate minacce nei confronti dei componenti del comitato, magari per bocca di terzi. Se la discussione sul futuro del campo di via Islanda ha assunto toni esacerbati la responsabilità di questa deriva non è di certo da ricercarsi nelle esternazioni pubbliche dei comitati di quartiere, ma piuttosto nell’incapacità di questa Giunta di voler trovare e perseguire un canale di confronto con i suoi cittadini.”

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