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Elezioni a Rimini, Coraggiosa rilancia il nome di Gabrielli. In alternativa chiede le primarie

"Stupisce la difformità di orientamenti emersa nei gruppi dirigenti regionali del Pd che svolge regolari primarie di coalizione a Bologna, e nega questo diritto a Rimini"

Il nome del candidato del centrosinistra ancora non c'è. Nessuna fumata bianca e cresce l'attesa per mercoledì, quando finalmente dovebbe essere sciolto il nodo che stringe sempre di più all'interno del Pd. Inanto dalle coalizioni si fanno sentire e Coraggiosa Rimini interviene rilanciando il nome di Gabrielli, ma non solo, in alternativa invoca le primarie.

"Nel pieno rispetto delle decisioni che verranno assunte per la candidatura a Sindaco della città di Rimini dai partiti politici della Coalizione di Centrosinistra, come Coraggiosa Rimini abbiamo a cuore il presente e futuro della città, riteniamo di doverci esprimere su due questioni che sono al centro della discussione: il candidato civico".

Prosegue Coraggiosa: "Nella fin qui infruttuosa e talvolta pretestuosa ricerca di candidature “terze”, in grado di unire la coalizione e riportare su temi politici e programmatici il confronto, è emersa la candidatura di Nazzareno Gabrielli, riminese, vice-direttore nazionale di Banca Etica; uomo di Finanza, impegnato nel sociale e nell'associazione di matrice cattolica, dotato di un profilo personale e professionale di qualità elevata. Sarebbe utile conoscere nel merito l'opinione del PD e delle diverse componenti della potenziale coalizione, superando la banalità fin qui sentita secondo la quale Gabrielli non sarebbe abbastanza conosciuto: per definizione un candidato civico è conosciuto negli ambienti in cui ha operato, sarà la ribalta politica a farlo conoscere. A Gabrielli va il sostegno dei sottoscrittori del presente appello affinché venga indicato dalla coalizione di Centrosinistra come candidato Sindaco".

E sul tema primarie si o no, Coraggiosa non ha dubbi: "Le primarie sono uno strumento previsto dallo Statuto del PD che giustamente ha definito le condizioni nelle quali possono essere esercitate o negate. I partiti politici sono associazioni libere, previste dall’art.49 della nostra Costituzione, la cui vita interna è regolata da
norme che servono a garantire diritti e ad ostacolare soprusi. Stupisce la difformità di orientamenti emersa nei gruppi dirigenti regionali del PD che svolge regolari primarie di coalizione a Bologna, primarie risolvono in maniera propositiva le divisioni in campo, e nega questo diritto e questo momento di democrazia a Rimini."

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