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Elezioni a Rimini, la spaccatura nel Pd non si sana: slitta l'assemblea e arriva Boccia

In Romagna arriverà il responsabile nazionale del Pd per gli Enti locali, Francesco Boccia, l'ultimo, forse, a calarsi nel tentativo di arrivare a una scelta unitaria e condivisa

Tutto rimandato alla prossima settimana. Il Partito democratico di Rimini fa slittare, di nuovo, a lunedì prossimo 28 giugno l'assemblea comunale che, dopo l'ennesimo pit stop di sabato scorso, mercoledì si sarebbe dovuta riunire per dipanare la matassa della candidatura a sindaco. In Romagna arriverà infatti il responsabile nazionale del Pd per gli Enti locali, Francesco Boccia, l'ultimo, forse, a calarsi nel tentativo di arrivare a una scelta il più possibile unitaria e condivisa, che scongiuri definitivamente le primarie. E lunedì 28 si è rivelata la prima data utile per incastrare la sua presenza in città. Dopo il fallimento del progetto "terza via", l'alternativa civica ai due candidati dem in pectore Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad, ora ci si gioca la carta della "sintesi alta". Questo l'obiettivo messo nel mirino da Boccia martedì dopo avere incontrato i due competitor, obiettivo che richiede evidentemente qualche ulteriore giorno di riflessione e febbrile trattativa. Soprattutto al Nazareno a Roma dove pare si sia spostato l'ago della bilancia della decisione: i dirigenti nazionali mal digeriscono infatti la lunga impasse sulla scelta, tra attacchi e ricorsi. Ma la telenovela ha un finale tutt'altro che scritto e le primarie, che una parte dei dem riminesi vorrebbe a partire da Maurizio Melucci, rimangono il convitato di pietra. (fonte Dire)

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