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Elezioni comunali, Bonaccini strizza l'occhio ai grillini: "Oggi saremmo alleati in Regione"

Per presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in vista del turno di amministrative di ottobre, l'accordo coi 5 stelle che sfumò per le regionali di gennaio 2020 oggi potrebbe realizzarsi

"Se tornassimo a votare in questo momento in Emilia-Romagna ci sarebbero davvero le condizioni per fare un'alleanza col Movimento 5 stelle". Lo dice il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, alla vigilia del turno di amministrative di ottobre. L'accordo coi 5 stelle che sfumò per le regionali di gennaio 2020 oggi secondo il governatore potrebbe realizzarsi. "Lo vedo nell'atteggiamento in Consiglio regionale, pur essendo loro all'opposizione su tante questioni sono molto vicine le posizioni". Allora, rievoca quella discussione Bonaccini, stamane in collegamento con Agorà su Raitre, "decisero loro di non allearsi, io glielo avevo proposto di provare a discutere il programma. Dissi loro che l'avversario stava a destra ma contemporaneamente dissi anche: non volete allearvi? Bene, vi verrò a prendere i voti uno ad uno a casa vostra ed andò esattamente così". Ma oggi le cose sono cambiate e il democratico prospetta la possibilità di stringere alleanze nelle città emiliano-romagnole al voto, anche tutte. "Se il Movimento 5 stelle, nel proprio travaglio che rispetto assolutamente, scegliera' una posizione nettamente europeista come è accaduto recentemente e nettamente progressista e riformista- precisa Bonaccini- sarà un alleato naturale, se sceglierà altre strade dovremo acconciarci a cercare alleanze di tipo diverso. Ma già oggi che stiamo preparando le elezioni a Bologna, Ravenna e Rimini può essere persino possibile che il Movimento 5 stelle, in qualcuna di queste città ma magari anche in tutte, possa accettare di allearsi con un centrosinistra largo". Del resto c'è già stato l'anno scorso il precedente assoluto di Faenza, dove l'accordo è andato a buon fine.

Decisivo però è l'esito del braccio di ferro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte per il controllo del Movimento. "Penso e spero che troveranno una mediazione- dice in proposito il presidente dell'Emilia-Romagna- Non conosco Beppe Grillo e non mi permetto di giudicare, conosco invece Giuseppe Conte con cui ho lavorato molto bene in un momento che più tragico di così non poteva essere. Mi pare che Conte abbia davvero una idea di ancoraggio ai riferimenti e ai valori che ho detto prima".

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