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Elezioni regionali, Pruccoli (Pd): "Incentivare la legalità per difendere il tessuto sociale"

A Rimini si può contare sulla competenza di realtà associative attivamente impegnate nel contrasto territoriale alle mafie

“E’ nei grandi periodi di crisi economico-culturale che si testa la forza della società nella quale viviamo, cogliendo inoltre la compattezza della comunità nel sapersi unire attorno ai sani principi della legalità. Di questo siamo tutti consapevoli come, sappiamo però altrettanto bene, che l’Emilia-Romagna è una terra ricca e può rappresentare anche in tempi di depressione una miniera d’oro per le diverse criminalità organizzate, italiane e straniere. Sono numerosi e variegati gli affari che vengono portati avanti dalle organizzazioni criminali ed elencarli risulterebbe solo ridondante. D’altronde la presenza di infiltrazioni è testimoniata in maniera eloquente dai 40 immobili confiscati nella nostra Regione, dei quali ben 8 (numero inferiore solo a quello registrato nel bolognese) si trovano nella Provincia di Rimini”. E' quanto afferma il candidato Pd alle elezioni regionali di domenica Giorgio Pruccoli.

Partendo da questo dato Pruccoli avanzare la sua proposta politica. “unendo gli sforzi del Master in ‘Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie’ (promosso dall’Università di Bologna), e le preziose inchieste sui beni confiscati redatte dall’associazione riminese ‘Gruppo Antimafia Pio La Torre’, si dovrebbe avviare un'analisi più approfondita delle strutture confiscate soprattutto ai fini di un veloce riutilizzo al servizio della collettività. Si tratterebbe di estendere a livello regionale quanto nella nostra Provincia sta già accadendo attraverso il progetto ‘Data Integration and Public Awareness of Financial and Economic Crime.”

A Rimini si può contare sulla competenza di realtà associative attivamente impegnate nel contrasto territoriale alle mafie. Il Coordinamento che esse hanno formato si è rivelato abile nel proporre iniziative per la lotta alla corruzione, all’illegalità e al crimine organizzato. “Tutto riassumibile in punti che sposo pienamente” prosegue Pruccoli “In primis la costituzione di parte civile dei comuni interessati nei processi penali per mafia e reati connessi, e l’istituzione della procedura denominata ‘whistleblowing’ che permette ai dipendenti pubblici di avviare denunce in forma anonima nel caso rilevassero anomalie nei settori di competenza. Poi sarebbe opportuno invitare gli amministratori ad adottare la ‘Carta di Pisa’, quale strumento e bussola per il proprio comportamento nella azione politica quotidiana. Si tratta di impegni vincolanti sul piano morale alla trasparenza, a non entrare in conflitto di interesse con aziende private, a un finanziamento limpido dell’attività politica, al divieto di cumulo di cariche.”

Ma non solo, secondo Pruccoli “fondamentale per la salvaguardia dei singoli individui e delle famiglie è la regolamentazione del gioco d’azzardo. Nella nostra Provincia ogni anno si spendono in tale settore quasi 500milioni di euro, che incidono per il 4,77 % del PIL giocato pro capite, con una investimento sempre pro capite di 1.490 euro. Un dato sul quale certamente influisce il turismo di massa estivo, ma che pone comunque Rimini al terzo di questa speciale classifica nazionale.” Al riguardo apposite leggi possono e devono fare la differenza. Basti pensare a un’iniziativa molto semplice: incentivare i locali, attraverso significativi sgravi fiscali sulle tasse regionali, ad eliminare dalla strutture le slot machine adottando così il marchio “Slot-free E-R. Infine “è auspicabile che i comuni emiliano-romagnoli si facciano promotori dell’istituzione di tavoli specifici presso i Tribunali di riferimento per la gestione dei beni confiscati”.

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