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Elezioni, Sacchetti al vetriolo: "Da Lisi e M5S ripicche". Il Pd Rimini si batte per 5 Comuni

Il segretario provinciale: "Lisi voleva un altro giro di giostra sulla poltrona di vice sindaco, dovendo forse toccare il record olimpico dei 15 anni"

Programmi e candidati "fortemente radicati sui territori, concreti, inclusivi, con una solida base etica e agganciati ai valori di libertà, democrazia, giustizia sociale del centrosinistra". Arrivata l'ufficialità per la data delle amministrative, il 3 e 4 ottobre, il segretario provinciale del Partito democratico di Rimini, Filippo Sacchetti, lancia la sfida per i cinque Comuni che andranno alle urne: Rimini, Cattolica, Novafeltria, Pennabilli, Montescudo-Montecolombo. Attaccando a testa bassa Gloria Lisi, centrodestra e Movimento 5 Stelle, per una campagna elettorale che si annuncia breve ma decisamente calda. "Abbiamo tutte le carte in regole per ottenere la fiducia della maggioranza dei cittadini", sottolinea il dem, anche se "il risultato non è l'unico elemento di un percorso di comunità". E da questo punto di vista il Pd e il centrosinistra, ragiona, "hanno ancora il merito di rispettare i cittadini, non trattandoli né come pecore né come allocchi". Prime bordate dunque: il centrodestra a Rimini non ha ancora né candidato né "programmi, proposte, idee da offrire al dibattito". In questa "paralisi del potere per il potere, le ambizioni personali e i veti incrociati relegano sullo sfondo i cittadini e le città". Sacchetti punta il dito anche contro "un movimento che non guarda più alle stelle in alto, ma a operazioni degne del retrobottega della peggiore prima Repubblica attorno solo al senso di rivalsa che accomuna i soggetti in campo". In un sistema fondato sulla "ripicca", prosegue Sacchetti, si fa "pagare al Pd il mancato accordo su Cattolica", favorendo il dialogo con Gloria Lisi, "l'ex vice sindaca per 10 anni dell'Amministrazione di centrosinistra a Rimini, città dove i 5 Stelle sono all'opposizione da sempre".

Tra l'altro, chiosa, "ora sostenuta da imprenditori già candidati in pectore della destra" e con l'ipotesi di potere "essere attrattiva per Forza Italia e Fratelli d'Italia". Insomma "una storia che non si racconta se non appunto con il rancore personale": Lisi voleva "un altro giro di giostra sulla poltrona di vice sindaco, dovendo forse toccare il record olimpico dei 15 anni"; i pentastellati sono "infuriati" perché il Pd non ha appoggiato "la ricandidatura e rielezione del sindaco di Cattolica, unico rimasto" in regione. Sacchetti lo definisce "il partito della ripicca: o il Pd mi permette di raggiungere il mio obiettivo personale, oppure io faccio di tutto per farlo perdere. Poco conta la coerenza", così come "i riminesi, i cittadini, le persone con i loro problemi". Il Pd, conclude il segretario, "non è appiattito sulla tattica elettorale di bottega", cerca di mettere in campo "proposte e persone credibili". A Rimini il centrosinistra si presenta forte del "lavoro straordinario fatto in questi anni", a Cattolica con una "candidata e proposta per tornare al governo della città. Abbiamo fatto tutto con estrema chiarezza e con massimo rispetto delle persone". (fonte Dire)

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