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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

E' un Grillo senza freni: "Meglio con noi che con quei quattro cogl..."

Era una piazza Cavour piena di gente, nonostante la serata gelida, quella che ha accolto Beppe Grillo nella tappa riminese del suo "Tsunami Tour" in vista delle prossime elezioni politiche

Era una piazza Cavour piena di gente, nonostante la serata gelida, quella che ha accolto Beppe Grillo nella tappa riminese del suo "Tsunami Tour" in vista delle prossime elezioni politiche. Il leader del Movimento 5 Stelle ha mantenuto anche nella città rivierasca il suo inconfondibile stile, con frecciatine velenose, ed è proprio il caso di dirlo, a destra e a sinistra. Il punto di partenza è nel finale del suo discorso: "Meglio un salto nel buio con noi, che un suicidio assistito con questi quattro cogl***i che abbiamo adesso".

FOGNE - Grillo ha parlato anche di Rimini, sottolineando che il primo problema di risolvere sono le fogne: "Possibile che ogni volta che piove il mare diventi giallo e cinquanta persone si ricoverino in pronto soccorso? Eravate la capitale del turismo, ora non lo siete più". Immediata la replica del sindaco Andrea Gnassi: "Rimini non è come Taranto, non ha il mare giallo con i batteri. Non nascondiamo il problema delle fogne, ma chi dice falsità e segnala un problema senza avanzare qualche proposta vuole solo lucrare su Rimini con lo scopo di strappare qualche voto".

LAVORO E GIOVANI - Sulla disoccupazione giovanile, la prima frecciata è per il ministro Fornero: "Che ci vadano i suoi figli a lavorare nei call center a 400 euro al mese".

EQUITALIA - Il tiro del leader del Movimento 5 Stelle si sposta poi su Equitalia: "In Francia se un'impresa è in difficoltà la aiutano. In Italia Equitalia fa chiudere le imprese, invece deve chiudere lei!"
 
LA GIUSTIZIA - "Ma quale giustizia - ha tuonato Grillo - Si può chiamare Giustizia qualcosa che è impraticabile? Che affoga tra milioni di cause e faldoni di carta? E' necessaria la digitalizzazione", tirando fuori un iPad per far capire a tutti di come il futuro non sia di certo la carta, ma l'elettronica.

LE PROPOSTE - Reddito di cittadinanza, semplificazione burocratica per le imprese, defiscalizzazione per chi assume, pagamento dello Stato entro i due mesi, bilanci partecipativi con i cittadini, referendum senza quorum.

LOMBARDI - "Gnassi ha ragione quando dice che le strumentalizzazioni elettorali di Grillo sulle fogne e sul mare ci danneggiano, ma non può certo pensare che tutto si risolva con una "botta d'orgoglio" - evidenzia il consigliere regionale del Pdl, Luca Lombardi -. Ci vogliono idee, coraggio e capacità di costruire soluzioni. Le idee potrebbero essere quelle dell'Arch. Benedettini sempre snobbate dall'Amministrazione e valorizzate da una associazione di cittadini come " Il Cuore di Rimini". Il coraggio e' quello che è mancato nel momento di rivedere il progetto del TRC e magari, con l'aiuto dell'opposizione, che era maggioranza a Roma, destinare parte dei fondi a questa emergenza".

Per Lombardi, "la capacità di costruire soluzioni mi pare latitare visto che anche la soluzione tampone della condotta sottomarina ipotizzata con l'aiuto di Hera pare arenata proprio per l'incapacità di programmare adeguatamente investimenti ed interventi.
Intanto ci apprestiamo ad una altra stagione difficile dal punto di vista della balneabilità e diamo a Grillo la possibilità di dire sguaiate inesattezze che comunque danneggiano la nostra immagine. Quindi, quella "botta d'orgoglio " che il Sindaco invoca da parte delle categorie e delle associazioni, dovrebbe levarsi anche contro questa Amministrazione che pare inerte ed anche incapace".

PIZZOLANTE - "È bene che Gnassi stia zitto durante tutta la campagna elettorale perché altrimenti Grillo prende il 50% dei voti - dice invece Sergio Pizzolante del Pdl -. Il sindaco che - chiuso nel suo anello verde - non riceve le categorie economiche, che dopo una breve esperienza da barista insegna agli albergatori come fare il loro lavoro, che sta facendo fallire l’edilizia, che ha fatto chiudere la fondazione Fellini, che farà chiudere il Pio Manzù e che non ha messo un euro a bilancio per le fogne. È lui il motivo principale dell’antipolitica a Rimini, delle piazze che si riempiono per Grillo, un Re Mida al contrario".

"Sulle fogne poi la dichiarazione che dopo gli scarichi a mare bastino 24 ore per avere un’acqua eccellente e balneabile è infantile e comica. Se la va a raccontare in piazza non gli basta piazza Cavour, altro che Grillo - chiosa l'esponente del Pdl -. Pensa che per risolvere il problema della balneabilità basti non parlarne. Tutti i riminesi e tutti quelli che vengono a Rimini devono montare il silenziatore, una cosa ridicola, se non fosse tragica. Il problema c’è tutto, non si risolve con una bacchetta magica, ci vorranno degli anni. Ho fatto una proposta seria: una legge speciale sul modello dell’Ilva. E non è un ragionamento di carattere sanitario ma socioeconomico".

Continua Pizzolante: "La bandierina di non balneabilità sulla spiaggia di Rimini distrugge l’industria turistica riminese ed ha un impatto pesantissimo sull’intero settore turistico italiano. Rimini sta al turismo italiano come l’lIva di Taranto alla siderurgia. Il sindaco si svegli, prenda atto della gravità della situazione e del pericolo devastante che le fogne rappresentano per Rimini. Io sono pronto a fare la mia parte, io non sono Grillo, faccio proposte e ho dimostrato in questi anni di saper servire la comunità riminese".

PETITTI - "Ho letto e riletto le dichiarazioni di Sergio Pizzolante, e devo dire di non averci trovato nemmeno un progetto che fosse concreto. Solo annunci (la fantomatica “legge speciale”) e soprattutto la strumentalizzazione a fini elettorali di una questione complessa come la salvaguardia della balneazione. Pizzolante fa sciacallaggio non meno di Grillo, e di certo enfatizzare in questo modo i problemi non serve alla loro risoluzione. Le proposte vanno fatte con criterio, non per propaganda". E' quanto afferma il segretario provinciale del Pd, Emma Petitti.

"Ci fa piacere, comunque, sapere che Pizzolante sia al servizio della comunità. Per questo, se ha elaborato un'alternativa agli 11 interventi del piano di salvaguardia della balneazione del Comune di Rimini, se ha progetti pronti da sottoporre, allora che non aspetti tempo. Anche perché le risorse vanno trovate subito, e non aspettando una improbabile proposta di legge speciale - chiosa l'esponente democratica -. Resta la sensazione che fino ad oggi Sergio Pizzolante sia vissuto sulla luna. Il governo guidato dal suo partito ha in questi anni portato l'Italia sul ciglio del baratro, ha messo in ginocchio l'economia, ha piegato le imprese e le famiglie, ha tolto risorse agli enti locali. Eppure ad ascoltare il candidato PDL sembrerebbe che la crisi e i problemi economici che non hanno risparmiato neppure Rimini siano colpa dell'amministrazione comunale e del sindaco. Lasciando fare a Pizzolante, altro che crisi, i ristoranti sarebbero pieni, come diceva qualcuno...".

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