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Erosione della costa, "Riccione propone soluzioni all'avanguardia"

Con l'intervento del sindaco Massimo Pironi e il saluto dell'assessore provinciale alle attività agricole e pesca Fabio Galli si è aperto giovedì alle ore 9,30, il convegno dal titolo "Erosione. Salvaguardia del sistema turistico e ambientale: nuove strategie per la tutela della costa"

Con l’intervento del sindaco Massimo Pironi e il saluto dell’assessore provinciale alle attività agricole e pesca Fabio Galli si è aperto giovedì alle ore 9,30, il convegno dal titolo “Erosione. Salvaguardia del sistema turistico e ambientale: nuove strategie per la tutela della costa”, promosso dall’Associazione Blennius Riccione, con il patrocinio del Comune di Riccione e della Provincia di Rimini. In apertura dell’incontro, il moderatore Sauro Pari (Fondazione Cetacea Onlus) ha dato anche lettura della lettera inviata dall’assessore regionale difesa del suolo e della costa, sicurezza territoriale e protezione civile Paola Gazzolo, assente per sopraggiunti impegni istituzionali.

“In questi cinque anni di mandato – ha ricordato Pironi – abbiamo cercato di costruire un patrimonio di lavoro, di esperienze e di relazioni che lasciamo in dote alle amministrazioni che seguiranno. Il primo risultato che rivendico è quello di aver condotto e vinto una battaglia, in accordo con la Regione e con le altre amministrazioni comunali, per superare i campanilismi e i particolarismi che hanno segnato i decenni precedenti. Logiche di campanile che hanno avuto come risultato interventi scoordinati, a volte dannosi, con dispendio di denaro pubblico. Il punto di partenza di questo nuovo corso è il protocollo d’intesa sull’erosione marina, non a caso firmato proprio a Riccione nel giugno del 2010 tra la Regione e i cinque comuni della costa”.

“Grazie a quell’accordo Riccione è diventata il punto di riferimento in fatto di difesa della costa, per idee, proposte e sperimentazioni. La realizzazione delle dune nei mesi invernali, la barriera soffolta di sacchi di sabbia: oggi sono una realtà che nessuno mette più in discussione, ma non è sempre stato così. L’accordo raggiunto con il tavolo comune tra Amministrazioni, Regione e categorie, ha portato a risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa. Per dirne una, oggi il ripascimento della spiaggia di Riccione viene fatto anche con sabbia proveniente dall’arenile riminese. Il sabbiodotto è una bella realtà. Per la sua lunghezza non ha altri esempi in Italia né altrove. Ma l’abbiamo sempre detto che non sarebbe stato uno strumento miracolistico. Oggi sappiamo che funziona e può dare ottimi risultati. Adesso bisogna mettere a punto la gestione e formare il personale che lo faccia funzionare a dovere. Dobbiamo avere la consapevolezza, però, che né le barriere soffolte né il sabbiodotto risolveranno del tutto il problema dell’erosione, che è un fatto naturale e ambientale”, continua il sindaco.

“La soluzione sta nella gestione integrata di tutti gli strumenti disponibili. L’importante è anche uscire da una logica da tifoserie calcistiche, dove tutto è o bianco o nero, per entrare in una logica di studio e ricerca. In questo la politica – ha concluso - deve ritrovare il suo ruolo, che è quello di non farsi ingabbiare dalle emergenze e dalle spinte estemporanee, ma di proporre soluzioni ponderate e di lungo periodo, surrogate dalle necessarie competenze tecniche”.  

Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Blennius di Riccione, che riunisce sotto un’unica sigla la Cooperativa Bagnini  Riccione,  Fondazione Cetacea e il Gruppo Sub della Polisportiva comunale, con il patrocinio del Comune di Riccione e della Provincia di Rimini e con la collaborazione di Associazione Albergatori Riccione, Cooperativa lavoratori piccola pesca “Secondo Tomassini” , Confartigianato, Happy Days Animazione.

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