Evasione "giusta" e evasione "sbagliata", la Cisl attacca Pizzolante (Pdl)

Dure critiche della Cisl in merito alle dichiarazioni dell'onorevole del Pdl Sergio Pizzolante sull’evasione fiscale “giusta” e l’evasione “sbagliata”, chiedendo di non fare confusione tra la legalità con la moralità e di distinguere chi evade per acquistare un auto di lusso da chi lo fa per riuscire a pagare i propri dipendenti. La Cisl riminese, si legge in una nota, “ricorda all’onorevole che le tasse sono un dovere del cittadino, sia egli imprenditore, dipendente, pensionato o altro”.

“Non si capisce quindi perché Pizzolante giustifichi coloro che per supposti buoni motivi, evadono il fisco – continua il sindacato -. L’onorevole del Pdl dovrebbe anche rammentarsi che lavoratori dipendenti e pensionati non possono scegliere se pagare o meno le tasse, dato che a loro vengono trattenute alla fonte. In un territorio come quello riminese in cui l’evasione è da sempre tra i problemi più diffusi, con conseguenze paradossali quali il dipendente che dichiara più del datore di lavoro, le affermazioni di Pizzolante assumono un valore gravissimo. Non è giustificando gli evasori che l’economia riparte, ma solo facendo sì che chi più ha, più paghi, si può sperare in una uscita dalla crisi drammatica che il paese intero sta vivendo”.

La Cisl, inoltre, “trova davvero sbagliato accostare il suicidio alla disperazione degli imprenditori che non ce la fanno più. Che dovremmo dire allora dei troppi lavoratori che si sono tolti la vita in questi mesi, avendo pagato fino in fondo le tasse, o che avrebbero volentieri pagato se avessero avuto uno straccio di lavoro. Certi confronti sarebbe meglio lasciarli da parte”.