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Politica

Fallimento Aeradria, per il centrodestra "alla sbarra sistema politico che ha governato Rimini"

Si rincorrono le reazioni dopo le richieste di rinvio a giudizio per il sindaco Andrea Gnassi e gli ex amministratori della città

Continuano a rincorrersi le reazioni politiche dopo il deposito, nella giornata di martedì, delle richieste di rinvio a giudizio per la vicenda di Aeradria. Oltre ai 9 indagati eccellenti, Nando Fabbri e Stefano Vitali, ex presidenti della Provincia di Rimini, Alberto Ravaioli e Andrea Gnassi, rispettivamente ex sindaco e attuale primo cittadino di Rimini, Manlio Maggioli, presidente della Camera di commercio all’epoca dei fatti contestati, Lorenzo Cagnoni, presidente del cda di Rimini Fiera e società del Palazzo dei congressi entrambi soci di Aeradria, Massimo Masini, presidente cda Aeradria, Massimo Vannucci, vice presidente, Alessandro Giorgetti, presidente di Air, società controllata da Aeradria, ci sono Mario Formica, vice presidente di Aeradria, Massimo Pironi, ex sindaco di Riccione, completano la lista Iliana Baldelli, Cesare Ciavatta, Ennio Attilio Sanese, Maurizio Cecchini, Pier Luigi Gasperini, Eugenio Pacassoni, Fabio Rosolen, Santo Pansica e Stefano Fabbri.

FORZA ITALIALa richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Rimini, non ci sorprende. Anzi: ci avrebbe sorpreso il contrario - commenta Giulio Mignani, responsabile Forza Italia Provincia di Rimini.Un'infrastruttura strategica come il Fellini chiuso per bancarotta della società di gestione: che qualcuno debba spiegare ad un giudice cosa sia successo, ci pare il minimo. Per correttezza giuridica e coerenza politica non vogliamo emettere sentenze prima che sia il Tribunale a farlo ma ancora una volta torniamo a puntare il dito sugli enormi danni che questo sistema ha causato al nostro territorio. Qualora il gip accogliesse la richiesta a processo non andranno solo Gnassi, Vitali, Fabbri, Pironi e gli altri illustri indagati. Ci andrà un intero sistema che da decenni ha invertito le gerarchie istituzionali di governo del nostro territorio. Una classe politica talmente radicata nel proprio potere da occuparsi solo di mantenerlo e affetta da una grave forma di miopia che, distorcendo la realtà, faceva apparire il Partito come sovraordinato alle istituzioni. Il partito decide. Le Amministrazioni si limitano a ratificare".

"In questa dimensione politica parallela, tutto è concesso: anche dimenticarsi della buona amministrazione aziendale - conclude Mignani.Un aeroporto è in ultima analisi un'azienda e come tale va amministrata, il che non può avvenire se la politica soffoca ogni decisione. Le responsabilità del PD, al di là di quelle civili, patrimoniali e penali, sono evidenti. Il Pd era in Provincia, nei Comuni di Rimini e Riccione (all'epoca dei fatti il Sindaco era ancora Massimo Pironi) e fin dentro Aeradria che ha avuto come direttori due ex sindaci rossi riccionesi. Giustizia va fatta, ma la valutazione politica è già emessa: questo sistema che da decenni domina queste zone è arrivato alla frutta. La crisi della politica unita a quella economica che ha sterilizzato molti centri di potere (tradizionali casematte del PD dai tempi di Gramsci) stanno dando il colpo di grazia ad una generazione politica intera. Possiamo attendere l'esito del processo, ma dobbiamo contestare che il danno è fatto e non sarà sapere di chi è la colpa a fare tornare i voli. L'”Aeromorto” di Rimini è lì per ricordarci che gli Amministratori non hanno ben amministrato, non hanno fatto il loro dovere. Aspettiamo che i Giudici facciano il loro lavoro, ma non mi pare che servano le carte bollate per decidere di non votarli mai più".

PD - "Nulla di nuovo sotto il sole - commenta il deputato riminese del Partito Democratico, Tiziano Arlotti. - Le richieste di rinvio a giudizio della Procura di Rimini (e va ancora una volta specificato, anche se evidentemente non è chiaro a tutti, che sono richieste e non rinvii a giudizio) per la vicenda di Aeradria non cambiano di una virgola le cose già conosciute. Non ho mai avuto dubbi sul fatto che questo provvedimento avrebbe avuto tempi lunghi e mi pare comunque che già il dissequestro dei beni degli accusati a settembre sia stato un elemento significativo e di novità, rispetto a un quadro conosciuto da oltre un anno. Senza dimenticare che lo stesso Procuratore capo ha affermato che nessuno degli indagati ha preso un centesimo per sé. Sull’onestà nessun dubbio, dunque. Ora queste 19 persone potranno finalmente esporre e chiarire quali siano state le volontà politiche per la gestione dell’aeroporto “Fellini”, infrastruttura strategica per il contesto economico e sociale del nostro territorio oggi e 10 anni fa".

"Leggo infine i commenti del “figliol prodigo” Gennaro Mauro - conclude Arlottiche dopo essere tornato in un partito iper-garantista come il PDL (e che ha ancora come leader un politico con sentenza di condanna passata in giudicato più numerosi altri procedimenti in tribunale), ora con una sommaria requisitoria chiede che il PD faccia ritirare al sindaco Andrea Gnassi la propria ricandidatura, dichiarandolo ineleggibile motu proprio. Non so se ridere o piangere… ma questo è ciò che passa una certa politica oggi. La Direzione del PD di Rimini ha approvato unanimemente la ricandidatura di Gnassi per il secondo mandato, scelta che condivido e sostengo pienamente".

PD - "Massima fiducia nel lavoro dei magistrati, massimo garantismo nei confronti delle persone, massima fiducia nei confronti della classe dirigente del PD - scrivono in una nota stampa Mattia Morolli e Alberto Lazzari, capogruppo e segretario del Pd. - Nessun ossimoro,al contrario il riconoscimento dei ruoli e delle responsabilità attribuite rispettivamente a magistratura e politica. A questo punto, finalmente, auspichiamo che l'indagine faccia il proprio corso all’interno dei tempi e delle modalità stabilite, mentre il Partito Democratico di Rimini proseguirà convintamente nel progetto di azione politica per la città, su cui la direzione comunale si è espressa all’unanimità affidando un nuovo mandato al sindaco Andrea Gnassi. I tempi della responsabilità politica devono rispondere a date certe come nel caso delle prossime elezioni amministrative, per questo andiamo avanti con determinazione e serenità; le persone coinvolte nelle indagini potranno dimostrare la correttezza del proprio operato, di cui siamo certi,  al giudice per le indagini preliminari. Sottraendo l’unica leva elettorale in mano, sino ad ora, alla multiforme compagine d’opposizione dedita a tempo pieno allo sciacallaggio politico".

GRILLINI - "In merito alla vicenda Aeradria abbiamo parlato quando tutti tacevano, forse da sempre - spiegano Marco Fonti, Carla Franchini e Gianluca Tamburini del Gruppo Consiliare M5S Rimini.E lo abbiamo fatto affinché il Fellini potesse essere salvato. Non siamo stati ascoltati. I tre voli a settimana del Fellini oggi ne evidenziano le conseguenze. E dunque, ora che in troppi parlano, preferiamo tacere. La Giustizia è affidata ai giudici e farà il suo corso. La politica ha un altro compito. Ed è a quello che abbiamo deciso di dedicare tutto il nostro massimo impegno".

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