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Frontalieri, Arlotti (Pd): "Deluso dalla legge di stabilità"

“Settimana campale quella che si è appena conclusa, e che ha portato al varo della Legge di stabilità per gli anni 2014-2015-2016"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

“Settimana campale quella che si è appena conclusa, e che ha portato al varo della Legge di stabilità per gli anni 2014-2015-2016. Sono tante le novità, a partire dal taglio del cuneo fiscale, l'allentamento del patto di stabilità per i Comuni, gli investimenti. Altri hanno ricadute importanti anche sul nostro territorio, come il ripristino dal primo gennaio 2014 del 4% sull'Iva delle cooperative sociali, la conferma del bonus fiscale al 50 e al 65% per l'efficientamento energetico e il consolidamento o gli interventi antisismici, 400 milioni di investimento per la dorsale ferroviaria adriatica... Sicuramente il testo dovrà essere migliorato e il percorso parlamentare punterà a questo.

Tuttavia il varo di questa legge da parte del Governo Letta lascia in me una grande delusione: non è stato affrontato il nodo del trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri. Nonostante il pressing fatto con un gioco di squadra trasversale insieme ai colleghi riminesi, che ha avuto il suo epilogo fra lunedì e martedì, non abbiamo raggiunto l'obiettivo sperato. Ho parlato con i colleghi deputati e senatori di Liguria, Lombardia, Marche, Friuli per attivarci in simultanea sui ministeri dell'Economia e del lavoro, fino alla Presidenza del consiglio a cui nella giornata di martedì - prima del varo della legge di stabilità - ho portato di persona a Palazzo Chigi l'ennesimo dossier con il dispositivo da inserire in legge, che prevede di stabilizzare la franchigia nel triennio e di fermare la seconda rata di anticipo per l'anno 2014.

Ora dobbiamo ricominciare da capo, con un'azione che dovrà immediatamente coinvolgere i senatori, che esamineranno per primi il provvedimento. Nella frattempo la prossima settimana verrà discussa e votata alla Camera la mozione sui frontalieri e convergeremo su un testo con tutte  le forze politiche parlamentari che lo riterranno opportuno, e che prevede di stabilizzare la franchigia nella legge di stabilità e di prevedere una sorta di Statuto del lavoratore frontaliere che disciplini anche tutte le materie previdenziali, sanitarie, assistenziali.

Lo dobbiamo gli oltre 80.000 lavoratori frontalieri italiani e in particolare a quei 12.000 che non hanno alcuna franchigia fiscale, fra cui i circa 5.500 frontalieri del nostro territorio che ogni giorno varcano il confine della Repubblica di San Marino - di cui l'80% residente nella Provincia di Rimini - per guadagnarsi la pagnotta. Ho già preannunciato che una legge di stabilità che non dia questa sacrosanta risposta ai lavoratori frontalieri e alle loro famiglie non potrà mai avrei il mio voto. Lo devo a questi lavoratori, alle loro famiglie, ma soprattutto alla mia coscienza e alla mia storia di lavoratore frontaliere”.

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