Comuni, al via l'iter per la fusione di Montecolombo e Montescudo
L'iter legislativo prevede l'approdo del progetto di legge in Aula nelle prossime settimane e l'indizione del referendum delle popolazioni residenti presumibilmente in autunno
È approdato alla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali il progetto di legge sulla fusione dei comuni riminesi di Monte Colombo e Montescudo. Il testo, predisposto dalla Giunta regionale su richiesta dei rispettivi Consigli comunali, avrà come relatore di maggioranza Giorgio Pruccoli (Pd) e come relatore di minoranza Andrea Bertani (M5s). L'iter legislativo prevede l'approdo del progetto di legge in Aula nelle prossime settimane e l'indizione del referendum delle popolazioni residenti presumibilmente in autunno.
In caso di fusione, il nuovo Comune unico, con una superficie di circa 32 chilometri quadrati e una popolazione di oltre 6.800 abitanti, verrebbe istituito a partire dal 1^ gennaio 2016. Tra i benefici riconosciuti al nuovo ente l'attribuzione di un contributo da parte della Regione di 92mila euro all'anno per la durata di 15 anni e di un ulteriore contributo "a titolo di compartecipazione alle spese iniziali" di 120mila euro all'anno per i primi tre anni. Da aggiungere poi il sostegno da parte dello Stato quantificabile in un contributo annuale di circa 235 mila euro per un decennio.
Con quella tra Monte Colombo e Montescudo, diventano tre le fusioni avviate in Emilia-Romagna. Sono infatti prossimi al referendum sulla fusione i Comuni reggiani di Busana, Collagna Ligonchio e Ramiseto (al voto domenica 31 maggio) e i Comuni bolognesi di Granaglione e Porretta Terme (al voto l'11 ottobre 2015). Una quarta fusione tra Polesine Parmense e Zibello, in provincia di Parma, sarà presto nell'agenda dei lavori dell'Assemblea legislativa, dopo il via libera della Giunta regionale, ieri, al progetto di legge istitutivo di un nuovo Comune.