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Poggio Berni e Torriana, i cittadini dicono sì alla fusione dei Comuni

In provincia di Rimini, Torriana e Poggio Berni dicono sì alla fusione dei loro comuni, con gli elettori favorevoli che sono la grande maggioranza di coloro che si sono recati alle urne nel referendum consultivo di domenica.

In provincia di Rimini, Torriana e Poggio Berni dicono sì alla fusione dei loro comuni, con gli elettori favorevoli che sono la grande maggioranza di coloro che si sono recati alle urne nel referendum consultivo di domenica. A Torriana il 90,84% degli aventi diritto al voto si è dichiarato per il "sì", mentre a Poggio Berni l'81,42%. Nel primo comune hanno votato in 683, mentre nel secondo in 1367.

IL COMMENTO DI VITALI - "È un risultato di grandissimo rilievo quello del referendum che ha coinvolto ieri i cittadini di Poggio Berni e di Torriana, i quali hanno sancito con una partecipazione di massa e un'indicazione pressoché univoca la fusione dei due Comuni in un unico Ente - esordisce il presidente della Provincia, Stefano Vitali -. Non è inopportuno parlare di 'evento' poiché quello che è accaduto rappresenta l'esito culturalmente più avanzato e maturo di un dibattito amministrativo e civico fondamentale che, a questo punto, ritengo possa essere replicabile senza paure o indugio. Non solo, esso segna nell'Italia uno stop formidabile alla cultura dei mille campanili".

"In un periodo di crisi economica, i cittadini, e insieme a loro i due Sindaci con le loro amministrazioni, hanno fatto una scelta di campo netta: no ad un vano arroccamento entro le proprie mura sempre più fragili, un serrarsi dentro di esse figlio della diffidenza per il vicino/competitore, sì ad una condivisione piena di obiettivi e risorse per il mantenimento di reti di servizi altrimenti a rischio, e di ottimizzazione di dotazioni adeguate per la collettività", continua Vitali.

"L'altro aspetto di grandissimo rilievo sta proprio nel metodo, la consultazione cittadina. In un'epoca storica in cui si grida che la democrazia vera è quella che viaggia lontano dai palazzi sulle ali del web, Poggio Berni e Torriana uniscono palazzo e cittadini nella costruzione di un percorso comune che è una autentica esaltazione del metodo democratico - conclude il presidente della Provincia -. Ci sono davvero tutte le ragioni per essere orgogliosi."

LOMBARDI - “Ora che l’esito del referendum è inequivocabile, va abbandonata ogni polemica e bisogna camminare spediti verso la realizzazione del comune unico di Poggio a Torriana - afferma il Consigliere regionale Marco Lombardi a seguito del risultato della consultazione popolare -. Metterò immediatamente in calendario il passaggio in Commissione dei tre progetti di legge di fusione relativi ai referendum che in Regione hanno dato esito positivo (compreso quello di Torriana e Poggio Berni) in modo da arrivare alla approvazione definitiva del progetto di legge di fusione già nel prossimo  Consiglio”.

“Inizierà così un percorso nuovo – prosegue Lombardi - durante il quale gli amministratori attuali ma soprattutto quelli futuri del comune unico, dovranno dimostrare di essere all’altezza della sfida istituzionale in atto. La razionalizzazione delle strutture fisiche ed umane ed i contributi regionali e statali, dovranno trasformarsi in servizi migliori più efficienti ed efficaci per le esigenze dei cittadini. La fusione di due comuni non è una semplice modifica ci confini amministrativi, ma deve trasformarsi in un evidente vantaggio per le persone amministrate".

"Quindi - conclude Lombardi - una grande responsabilità incombe sugli attuali amministratori perché dovranno completare l’iter e porre basi solide per il futuro, ma ancora maggiori responsabilità incomberanno a carico del nuovo Sindaco e della nuova Giunta del comune unico perché a loro spetterà la responsabilità di dimostrare l’utilità della unione. Una responsabilità che avranno nei confronti dei loro cittadini ma anche verso l’intera collettività del territorio che guarderà con curiosità e con interesse l’esito concreto di questa fusione”.

PIVA - Il consigliere regionale Pd Roberto Piva esprime grande soddisfazione per il risultato del referendum. «I risultati del referendum - sottolinea Piva - sono andati oltre ogni più rosea previsione: hanno partecipato circa la metà dei cittadini aventi diritti e a Torriana i “sì” hanno superato il 90,8%, mentre a Poggio Berni i favorevoli sono stati l’81,4%: segno che i cittadino hanno capito l'importanza di questo momento».

«La nostra Regione in questi ultimi anni si è impegnata con convinzione in favore delle fusioni tra i Comuni: uno straordinario strumento per riprogettare il nostro territorio, per eliminare burocrazie, per ripensare i servizi, messi in pericolo dalla penuria delle risorse pubbliche, e sostenere e migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini».

«Il Comune unico che nascerà dalla fusione di Poggio Berni e Torriana potrà contare su un contributo regionale ordinario della durata complessiva di quindici anni pari a 115 mila euro all’anno, e su un ulteriore contributo straordinario in conto capitale dell’ammontare di 120 mila euro all’anno a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, della durata di tre anni. Mi complimento vivamente con i sindaci Daniele Amati e Franco Antonini, che si sono adoperati perché vincessero i SI alla fusione, e mi auguro che i cittadini di Poggio Berni e Torriana possano fare da esempio per altri processi di fusione che stanno maturando in Emilia-Romagna».

PETITTI - La parlamentare del Pd, Emma Petitti, parla di "un grande risultato di partecipazione democratica e di buona politica. L'affluenza al referendum consultivo con cui è stato chiesto ai cittadini di esprimere la loro preferenza sul progetto di fusione fra Poggio Berni e Torriana, e l'esito del voto, un plebiscito a favore dell'iniziativa, sono un successo per tutti. Per la popolazione, che ha dato segno di maturità e responsabilità, senza cadere in campanilismi di breve respiro, e che ha confermato il valore di questo indispensabile momento di coinvolgimento diretto e confronto. Per gli amministratori, che hanno compiuto un passo coraggioso e intelligente verso un nuovo, unico Comune che consentirà di razionalizzare i servizi e la spesa senza compromettere la rappresentanza. E per l'intero territorio riminese, che oggi ha un ulteriore esempio concreto di come la politica e le istituzioni funzionino e sappiano guardare alla buona amministrazione e al bene collettivo".

REGIONE - “Sono onorata e felice di aver accompagnato e concretamente sostenuto queste esperienze, questi sindaci, questi territori”. Così la vicepresidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, ha commentato la netta vittoria dei “sì”. "Il voto dei cittadini conferma la linea politica della Regione in materia di riordino istituzionale”, afferma Saliera, che ricorda come “in un Paese dove da anni si parla a vuoto di riforme la Regione Emilia-Romagna, i sindaci dei Comuni interessati, i partiti politici e le parti sociali che si sono impegnate per le fusioni hanno dimostrato come si possano rafforzare le comunità locali realmente e con il consenso degli elettori”.

“In Emilia-Romagna – conclude la vicepresidente -, dopo quello della Valsamoggia il primo gennaio prossimo nasceranno 3 nuovi Comuni in luogo di 12 a seguito di fusioni. E' un primato per il nostro Paese di cui tutti dobbiamo essere fieri. Questo vuol dire comunità locali più forti con minori costi di gestione che liberano risorse per i servizi alla persona, il sostegno allo sviluppo economico, la cura del territorio”.

RISULTATI
Torriana, sì 615 (90,84%) – no 62 (9,16%)
Poggio Berni, sì 1.104 (81,42%) – no 252 (18,58%).

AFFLUENZA
Hanno votato 683 (52,86%) elettori a Torriana e 1.367 (48,53%) a Poggio Berni.

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