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Fusione Poggio Berni e Torriana, i cittadini decideranno in un referendum

I cittadini dei Comuni di Poggio Berni e Torriana saranno chiamati a esprimersi in un referendum consultivo a proposito del progetto di fusione in un nuovo Comune unico

I cittadini dei Comuni di Poggio Berni e Torriana saranno chiamati a esprimersi in un referendum consultivo a proposito del progetto di fusione in un nuovo Comune unico. L’ha stabilito l’Assemblea legislativa, a seguito dei pronunciamenti dei rispettivi Consigli comunali, votando a favore della convocazione del referendum (contrari i consiglieri Lega nord). Mario Mazzotti (Pd) ha detto che questo percorso democratico va finalizzato a migliorare la qualità dei servizi erogati alla popolazione e ottenere i benefici che lo Stato e la Regione garantiscono a chi procede nella direzione delle fusioni dei piccoli Comuni.

Si è poi augurato una buona partecipazione al voto e la conferma del pronunciamento delle rispettive assemblee elettive. Il no della Lega è stato motivato da Mauro Manfredini, che ha ribadito la contrarietà alle fusioni calate dall’alto e se i territori non sono tutti favorevoli bisogna che la Regione eviti un grave errore. A differenza delle astensioni espresse dai consiglieri della Lega a proposito delle fusioni nelle province di Reggio Emilia e Ferrara, in questo caso il giudizio negativo non fa che confermare quanto espresso dalla Lega nel territorio riminese.

Il nuovo Comune - che potrebbe formarsi dal primo gennaio 2014 - avrà un’area di circa 35 chilometri quadrati e circa 5000 abitanti. La proposta normativa prevede l’erogazione di un contributo annuale di 115 mila euro per una durata costante di 15 anni. A titolo di compartecipazione alle spese iniziali, è poi previsto un contributo straordinario in conto capitale della durata di tre anni pari a 120 mila euro all’anno.

Per i dieci anni successivi alla sua costituzione, inoltre, il nuovo Comune avrà priorità assoluta nei programmi e nei provvedimenti regionali di settore che prevedono contributi a favore degli enti locali. La Regione sosterrà il nuovo Comune anche mediante cessione di quota del patto di stabilità territoriale. Il Comune di nuova istituzione subentra nella titolarità delle posizioni e dei rapporti giuridici attivi e passivi che afferiscono ai preesistenti Comuni e i rispettivi beni demaniali e patrimoniali sono trasferiti al demanio ed al patrimonio del nuovo ente; al Comune di nuova istituzione è inoltre trasferito il personale dei due preesistenti Comuni.

"Esprimo soddisfazione per il precorso di approvazione della fusione dei Comuni di Torriana e Poggio Berni – afferma il consigliere regionale di Rimini Roberto Piva – perché guarda al futuro dei piccoli comuni, liberando risorse e sburocratizzando l’amministrazione pubblica. Entro ottobre i cittadini saranno chiamati a rispondere a  due quesiti: 1) volete voi che i Comuni di Torriana e Poggio Berni nella provincia di Rimini siano unificati in un unico Comune mediante fusione? 2) con quale dei seguenti nomi volete sia denominato il nuovo Comune? a) Poggio Torriana; b) Torriana Poggio Berni; c) Torriana del Poggio; d) Poggiotorriana sul Marecchia".

«La volontà è quella di dare la massima partecipazione e trasparenza nelle scelte che più sono vicine ai cittadini e costruire con gli abitanti del territorio un’alleanza fondata sul dialogo e l’ascolto», conclude Piva.

LEGA NORD - Dalla Regione alla Provincia coro unanime della Lega Nord contro il comune unico di Torriana e Poggio Berni. "Ribadiamo il nostro 'no' a questa moda della fusione "sempre e comunque" - senza tenere conto delle specificità territoriali e del risparmio effettivo in termini di spesa pubblica millantato dagli amministratori locali che dribblano numeri e cifre sui presunti vantaggi del dopo fusione", afferma il consigliere provinciale riminese della Lega Nord, Paolo Ricci, dopo il via libera della Regione Emilia - Romagna alla consultazione referendaria per il Comune unico di Torriana e Poggio Berni.

"'No' all'ennesimo tentativo di fare a fette la democrazia locale azzerando una piena e corretta rappresentanza dei singoli Comuni e gettando nel caos i cittadini, ingabbiandoli in un fumoso e pasticciato matrimonio politico-amministrativo." "L'esperimento di San Mauro - Savignano nella vallata del Rubicone avrebbe dovuto raffreddare gli animi di quegli amministratori locali riminesi saliti in cattedra a sponsorizzare la fusione dei Comuni di Torriana e Poggio Berni - un percorso coatto calato dall'alto che solo a posteriori vede il coinvolgimento dei cittadini - chiamati ad esprimersi attraverso un referendum consultivo."

"Siamo coerenti con le nostre idee e ribadiamo la nostra contrarietà all'iter di fusione "a tutti i costi" che immola l'identità politico-culturale dei territori coinvolti e getta zona ombra sul futuro della macchina amministrativa, tranciando il cordone che lega il cittadino al Municipio - giusto presidio sul territorio."

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