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Fusione Torriana e Poggio Berni, i sindaci: "Scelta volontaria"

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha convocato un’audizione sul progetto di legge della Giunta regionale che prevede l’istituzione di un nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Torriana e Poggio Berni

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha convocato un’audizione sul progetto di legge della Giunta regionale che prevede l’istituzione di un nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Torriana e Poggio Berni. Insieme a Santarcangelo di Romagna e Verucchio, fanno parte dell’Unione di Comuni ‘Valle del Marecchia’, a cui è stata conferita la gestione associata di funzioni e servizi riorganizzati su scala intercomunale, per esempio la polizia locale, la protezione civile, le attività economiche – Suap, i servizi sociali, i servizi informativi – ced, la gestione del personale ed altre funzioni, tra cui Urp, sicurezza sul lavoro, statistica, centrale unica di committenza.

Per perseguire ulteriori margini di efficienza, efficacia e razionalizzazione dei costi, di fronte della cronica carenza di risorse, e per preservare i servizi, i Comuni di Torriana e Poggio Berni, di modeste dimensioni e caratterizzati da una comune identità territoriale, hanno valutato l’opportunità di fondersi, considerandola “l’opzione più valida per potere adempiere all’obbligo di gestione associata di tutte le funzioni fondamentali” ed il percorso attraverso il quale “assicurare anche in futuro ai cittadini servizi quantitativamente e qualitativamente adeguati e realizzare le opere che servono al territorio, riducendo le spese strutturali e consentendo una complessiva semplificazione dell’organizzazione politica e burocratica, mantenendo il decentramento nell’erogazione dei servizi attraverso sportelli polifunzionali”. Il nuovo Comune, che si formerà nel caso giunga a conclusione l’iter istituzionale previsto per la fusione tra Comuni, avrà un’area di 34,88 chilometri quadrati, 5.012 abitanti, con una densità pari a 358,90 abitanti per chilometro quadrato.

L’audizione -  Lombardi, aprendo i lavori, ha spiegato che l’audizione serve come momento di ascolto e di interlocuzione con i territori prima dell’inizio dell’iter istituzionale e dell’esito del referendum. Mario Mazzotti, relatore del progetto di legge, ha ripercorso brevemente l’iter procedurale, ricordando che il testo recepisce la volontà espressa dai due Comuni e disciplina modalità e forme della fusione, che dovrebbe essere perfezionata, se tutto andrà come previsto, a decorrere dal primo gennaio 2014, consentendo così al nuovo ente di “semplificare l’adozione di una serie di atti, soprattutto di natura economico finanziaria” e di “programmare le prime elezioni del nuovo Comune in coincidenza con la tornata elettorale amministrativa del 2014”.

Il progetto di legge - ha aggiunto - dispone, tra l’altro, la concessione dei contributi regionali, definisce la quantificazione del contributo ordinario pari a 115.000 euro all’anno per quindici anni e la concessione di un contributo straordinario per tre anni di 120.000 euro all’anno per la compartecipazione alle spese iniziali. L’audizione – ha detto ancora – consente un’interlocuzione più ravvicinata con i protagonisti e per confrontarsi sugli eventuali problemi derivanti dalla fusione dei due Comuni.

D'accordo i due sindaci, Daniele Amati di Poggio Berni e Franco Antonini di Torriana: "Scelta volontaria" Sono poi intervenuti i due sindaci, Daniele Amati di Poggio Berni e Franco Antonini di Torriana, che hanno mostrato piena identità di vedute sulla fusione, su cui i rispettivi consigli comunali - hanno detto - si sono espressi in modo favorevole all’unanimità. Amati ha parlato di una “scelta volontaria” dettata anche da ragioni di “affinità” fra i due comuni, oltre che per motivi economici e di ottimizzazione dei servizi, facilitando la “partecipazione” e la “coesione”.

Fondamentale, per Antonini, l’obiettivo di “garantire il mantenimento dello standard e dei costi dei servizi” finora offerti ai cittadini. Antonini ha anche ricordato lo “stretto sistema di relazioni dei servizi” che già esiste fra Torriana e Poggio Berni e che è già stata insediata una commissione intercomunale per impostare la struttura e l’organizzazione del nuovo Comune. Il consigliere Roberto Piva (Pd), infine, ha parlato di questi processi di fusione come di una prova di “grande maturità”, ricordando come la Regione abbia “ulteriormente accelerato” sulle politiche di riordino territoriale e di sostegno alle fusioni dei Comuni.

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