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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Santarcangelo di Romagna

Valmarecchia, il Consiglio dell'Unione: "Siano adottate" norme più restrittive gioco d'azzardo"

Il Consiglio dell’Unione si farà promotore e sosterrà ogni iniziativa volta a contrastare le pratiche del gioco illecito, ad assicurare l’osservanza del divieto di gioco ai minori di 18 anni

L’Unione di Comuni Valmarecchia ha approvato un ordine del giorno affinché sia emanata una legge per bandire le slot machine da bar, tabaccherie, circoli, sedi di associazioni ed altri luoghi analoghi, chiedendo inoltre ai Comuni di rivedere i regolamenti comunali affinché siano previste norme più restrittive per quanto riguarda l’insediamento di sale videolottery.

Il Consiglio dell’Unione, "nel valutare che il gioco d’azzardo sta diventando un fenomeno sempre più diffuso tanto che si è creata una branca della psicoterapia che cura la dipendenza dalle scommesse, esprime forte preoccupazione per il crescente coinvolgimento delle giovani generazioni che sempre più spesso vanno incontro ad una vera e propria sindrome da abuso in fatto di giochi e permanenza davanti ai computer. Il fenomeno, che si allarga alla popolazione femminile con estensione a casalinghe e pensionati, ha inoltre notevoli ripercussioni sui bilanci delle famiglie dove il miraggio del facile guadagno finisce con il moltiplicare il fattore rischio".

Il Consiglio dell’Unione ha quindi ritenuto "di considerare il problema oltre che sotto l’aspetto sociale ed economico anche sotto il profilo dell’ordine pubblico e della legalità, dal momento che il gioco d’azzardo è un settore in cui sono sempre più presenti le organizzazioni criminali che in questa pratica hanno intravisto lo strumento appetibile e funzionale alla pratica dell’usura e del riciclaggio. In questo contesto appare poi quanto meno contraddittorio l’atteggiamento dello Stato che promuove una sorta di “azzardo popolare” con sempre nuove proposte di giochi e scommesse, favorendo un consumo collettivo di ampia diffusione e facile utilizzo, salvo poi dover affrontare gli effetti negativi con finanziamenti mirati al recupero di soggetti dipendenti da slot, roulette, videopoker e altro ancora".

Ferma restando la competenza al rilascio di autorizzazioni in capo alla Questura, il Consiglio dell’Unione ricorda che "una recente sentenza della Corte Costituzionale ha affermato la legittimità dei regolamenti comunali che abbiano lo scopo di prevenire il vizio del gioco ed impedirne la diffusione fra i minori". In questo senso ha dato mandato al presidente dell’Unione e per il suo tramite alla Giunta (composta dai sindaci dei Comuni associati) "di intervenire presso le Amministrazioni comunali affinché pongano mano alla revisione dei regolamenti comunali inserendo norme restrittive per quanto attiene l’insediamento di sale videolottery e vietando nelle strutture comunali, eventualmente date in concessione (circoli sportivi, bar, circoli ricreativi ecc.), l’installazione, nonché la presenza all’interno delle stesse, di macchine per il gioco d’azzardo elettronico (New Slot, Vlt o macchinette similari, comprese anche quelle denominate ticket redemption)". Un ulteriore obiettivo dell’ordine del giorno sul gioco d’azzardo è quello di "recepire, omogeneizzare ed integrare, là dove necessario, le disposizioni regolamentari esistenti nei Comuni associati riguardanti la disciplina delle sale giochi e sale biliardi e per l’installazione di giochi leciti presso altre attività".

Infine, il Consiglio dell’Unione, attraverso i sindaci dei Comuni associati e in collaborazione con tutti i soggetti interessati (Polizia di Stato, Polizia Municipale, Carabinieri, Asl, Associazioni), si farà promotore e sosterrà ogni iniziativa volta a contrastare le pratiche del gioco illecito, ad assicurare l’osservanza del divieto di gioco ai minori di 18 anni, nonché favorire percorsi di recupero rispetto al fenomeno della dipendenza unitamente a campagne di sensibilizzazione e prevenzione. In questo modo, l’Unione di Comuni Valmarecchia ha risposto anche all’invito congiunto di Anci e Legautonomie Emilia Romagna che solo pochi giorni fa invitavano le Amministrazioni comunali ad attivare quanto di propria competenza per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e della ludopatia.

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