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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giorgia Meloni a Rimini, cresce l'attesa. Il fronte "caldo" della Cgil al varco: "Pensati sgradita"

A Rimini la seconda giornata del Congresso nazionale della Cgil, ma tutti gli occhi sono puntati sulla giornata di venerdì quando al quartier generale è attesa la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Con il Congresso Nazionale della Cgil in corso al palaCongressi Rimini torna per i prossimi due giorni al centro della scena politica. Inizia giovedì (16 marzo) il clou di “Il lavoro crea il futuro”. Sul palco il talk con Carlo Calenda (Azione), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), Elly Schlein (Pd) e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Ma tutti gli occhi sono puntati sulla giornata di venerdì (17 marzo) quando al quartier generale della Cgil è attesa la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: l’ultima volta che un premier era stato al congresso della Cgil risale a 27 anni fa, in quell’occasione fu Romano Prodi. Intanto nella giornata d'esordio tanti i volti noti in sala: da Massimo D'Alema a Stefano Bonaccini, e ancora Speranza, Bertinotti e Brunetta.

Il fronte della protesta

Mentre Maurizio Landini spiega che la Confederazione è sempre stata aperta al dialogo, la notizia dell’arrivo della premier Giorgia Meloni ha subito scaldato l’ambiente. Ed è il tema che continua a tenere banco in queste prime ore di Congresso. Una parte dei delegati annuncia che all’arrivo in sala di Meloni per l’intervento lascerà l’aula. Gli umori sono ben riassunti da Eliana Como, prima firmataria della mozione della minoranza al congresso della Cgil a Rimini. “Sono molto seccata per il suo invito. Questo è il congresso della Cgil, non avevamo nessun obbligo istituzionale nei suoi confronti. Lei è la maggiore esponente di Fratelli d’Italia, ha una storia e un’identità dichiaratamente ed esplicitamente fascista”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Protesterete per la sua presenza? “Non staremo lì fermi in silenzio a sentire: si, protesteremo”. In quale modo? “Lasceremo la sala e inviteremo anche gli altri a non ascoltare la premier. Credo che saremo in tanti, io e il mio gruppo saremo una trentina - ha affermato a Rai Radio1 Como - saremo seduti a metà della sala e ce ne andremo quando verrà annunciata. Vi assicuro che saremo visibili”. E’ vero che lei indosserà una mantella di protesta, sullo stile di quella usata da Chiara Ferragni a Sanremo? “Si, c’è scritto ‘Meloni pensati sgradita’”, ha detto la sindacalista mostrandola ai conduttori in diretta video a Un Giorno da Pecora.

Programma seconda giornata

Al centro di questa giornata il talk con Carlo Calenda (Azione), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), Elly Schlein (Pd) e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. A moderare l’incontro politico, in programma alle ore 12.45, la giornalista Lucia Annunziata che per l’occasione presenterà anche il suo libro ‘L’inquilino’.

Agli interventi delle delegate e delegati, che si susseguiranno per tutta la giornata, si alterneranno le interviste a cinque ospiti per parlare di economia, diritti, lavoro, sport. Alle ore 11 sul palco saliranno Marianna Mazzucato, economista, insieme a Luc Triangle, segretario generale IndustriALL EU. La testimonianza dell’attivista per i diritti umani Pegah Moshir Pour è prevista per le ore 17, a seguire le interviste a Umberto Calcagno, presidente Aic e a Chiara Marchitelli, responsabile calcio femminile Aic.  Inoltre, è in programma per le ore 15 l’intervento di Yolanda Diaz, seconda vicepresidente della Spagna e ministra del Lavoro e dell'Economia sociale.

Landini per altri 4 anni

"Sono pronto a ricandidarmi e se ritenete di rieleggermi per il prossimo mandato, ma lo dico fin d'ora, prima che votate, il mio impegno sarà quello di realizzare, senza altri rinvii, tutti i cambiamenti che insieme abbiamo deciso nell'Assemblea organizzativa. Le delegate e i delegati, le iscritte e gli iscritti che abbiamo consultato hanno detto che il cambiamento è necessario e che tante lavoratrici e tanti lavoratori che stanno fuori dalla nostra comunità a volte non ci trovano, o non ci capiscono, o non si riconoscono nei nostri linguaggi". Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, nella relazione dal palco di Rimini. Sabato alla fine dell’assise sarà confermato alla guida del sindacato per altri quattro anni.

Landini chiede "il cambiamento di tante nostre pratiche e modelli organizzativi. E chiedo che questo diventi il vincolo e l'impegno di tutti i gruppi dirigenti. È il momento del coraggio, della sperimentazione e di investire sulle delegate e sui delegati, sulle iscritte e sugli iscritti, sulle leghe di aprirci ai giovani, al territorio e alle associazioni di cittadini che volontariamente si impegna", conclude.

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