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Gli ambientalisti scrivono ai candidati sindaco: "Più attenzione a risorse idriche, verde ed energie rinnovabili"

Una lettera firmata dalle associazioni del territorio per chiedere anche il rinnovo del Tavolo di confronto e concertazione

Le Associazioni Ambientaliste e animaliste del Coordinamento di Rimini, per le elezioni del 3/4 Ottobre, hanno inviato ai Candidati sindaco dei quesiti sulle scelte ambientali  da compiere nei prossimi anni per far fronte agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici in atto, chiedendo loro di impegnarsi per iscritto sulle soluzioni da dare. In primo luogo hanno posto il tema dell’approvvigionamento di acqua. A fronte della siccità sempre più grave negli ultimi anni, non solo estiva, Rimini si trova ormai tutte le estati a fare i conti con la scarsità di acqua. Eppure ben 50.000 metri cubi di acqua, perfettamente depurata dal depuratore di Santa Giustina, vengono buttati via ogni giorno, anche se precise norme regionali ne prevedono il  riuso. I cittadini pagano fino ad un terzo dell’importo in bolletta per depurarla, ma poi viene sprecata cosi. Le associazioni chiedono quindi ai Candidati di impegnarsi a risolvere questo problema entro il primo anno di governo, impegnandosi per promuovere una Conferenza dei Soggetti interessati (R.E.R., ATERSIR, Gestore, Titolare reti, Autorità di Distretto, Amministrazione Provinciale, Amministrazioni Comunali, Consorzio di Bonifica, Romagna Acque, Associazioni Agricoltori...), al fine di aggiornare e rendere esecutivo il Piano di Riutilizzo delle Acque Reflue Depurate già abbozzato da tempo

Poi Il Verde urbano. Gli ambientalisti chiedono da anni un piano di riforestazione della città, per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, mitigare le ondate di calore e migliorare la qualità dell’aria. Chiedono quindi ora ai Candidati di impegnarsi, nel primo semestre della prossima Amministrazione, ad approvare la stesura di un Piano del Verde, nel rispetto delle “Linee Guida per la gestione del verde urbano” emanate dal Ministero dell’Ambiente, ed a far rispettare sempre il Regolamento del Verde esistente, anche dagli Uffici del Comune, compreso il divieto di abbattimento piante in periodo di nidificazione dell’avifauna, salvo emergenze.  

Adottare l’uso di energie rinnovabili è poi un impegno che viene chiesto di affrontare immediatamente. Rimini in estate è una città energivora e la prossima Amministrazione si dovrà porre il problema di approvvigionare la città con energie rinnovabili in linea con le indicazioni provenienti dall’Europa. In particolare il regolamento del Parco del Mare dovrà prevedere, per le realizzazioni dell’A.C. e di tutti coloro che opereranno nell’area, l’attivazione di buone pratiche per il risparmio idrico ed energetico, come la produzione di energia elettrica con pannelli solari, di acqua calda con il solare termico, e il recupero dell’acqua delle docce a fini irrigui o similari.

Gestione dell’arenile. Il Parco del Mare in realtà è una revisione dell’utilizzo delle aree antropizzate a ridosso della spiaggia. Noi riteniamo che il concetto di Parco vada nobilitato con il rispetto delle poche aree residue scarsamente antropizzate, quali le spiagge libere a ridosso delle Colonie Bolognese e Novarese. Quell’area assunta ad habitat preferenziale per la nidificazione del fratino, dovrà essere rinaturalizzata e destinata ad ospitare un turismo diverso e complementare al resto della costa, più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Si avrà così anche il risultato di diversificare e arricchire l’offerta turistica riminese. Infine gli ambientalisti chiedono il rinnovo del Tavolo di confronto e concertazione della A.C. con il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste di Rimini per discutere le problematiche ambientali che si porranno nel corso della futura Amministrazione.

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