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Gnassi diffidato dalla sua stessa Amministrazione, Pecci (LN): “Si dimetta"

Dopo la messa in mora a seguito del fallimento di Aeradra, si scalda lo scontro politico sul sindaco di Rimini

“L’azione di messa in mora intrapresa dall’Amministrazione comunale riminese nei confronti del proprio Sindaco ha una valenza e un peso politico tale da non poter essere ignorata” - a dirlo è il capogruppo della Lega Nord, Marzio Pecci, che non fa sconti ai vertici di Palazzo Garampi e aggiunge: “mi chiedo con che coraggio e con quale faccia tosta Gnassi continui ad Amministrare il Comune di Rimini che, a conti fatti, lo ha sfiduciato. Con quale autorevolezza e credibilità pensa di fare il Sindaco di un Comune che è chiamato a pagare  20milioni di euro di danni e che lo stesso si è rivalso nei suoi confronti per autotutelarsi?”. Per la Lega Nord si tratta di “un colpo ben assestato che mina le fondamenta e il peso politico di questa Giunta e del suo primo cittadino. Gnassi rappresenta solo sé stesso. Confido quindi nelle sue dimissioni perché di danni ne ha già fatti abbastanza.”

Il capogruppo del Carroccio interviene quindi sull’annoso interrogativo “della costituzione di parte civile nel processo penale contro il Sindaco, la cui ultima scadenza è quella del 28 gennaio prossimo.” Sulla questione la Lega ha presentato una mozione “per discutere in consiglio comunale la volontà politica di questa maggioranza. Non tutto è perduto” – aggiunge Pecci – “c’è ancora tempo. Noi auspichiamo che il Comune si costituisca parte civile e tuteli i propri cittadini che, in tutta questa vicenda, sono parte lesa. Nella persona del Sindaco e in quella di altri amministratori di Aeradria la Procura ha individuato comportamenti illeciti che hanno indotto molti imputati a patteggiare la pena, altri ad andare fino in fondo. Qualunque sia l’esito del processo penale” – conclude il capogruppo della Lega – “rimane il danno subìto dalla città. 50milioni di euro che Rimini deve reclamare.”

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