rotate-mobile
Politica

Gnassi non molla la presa sul ripristino dei fondi del bando Periferie "congelati"

Organizzato per il 6 settembre con partenza alle 21 da Rivabella una biciclettata per "salvare il progetto di finanziamento di Rimini Nord"

"Basta bugie". A questo punto "arriva prima o la città o la poltrona". Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, non molla la presa sul ripristino dei fondi del bando Periferie "congelati" dall'attuale governo. E dopo l'audizione alla Camera di ieri, cui ha partecipato assieme a una folta delegazione di colleghi, oggi alla stampa conferma il suo animus pugnandi. In vista della discussione, la prossima settimana, del decreto Milleproroghe e degli emendamenti bipartisan che mirano a evitare il blocco degli stanziamenti, per i quali lancia un appello a deputati e senatori romagnoli affinche' li sostengano.

Ai cronisti locali fa ascoltare quello che definisce ironicamente "il file del cambiamento", l'intervento di ieri del parlamentare pentastellato Francesco Forciniti, sottolineandone alcune espressioni, "congelamento", "tempi migliori", "risorse fresche", "utilizzo degli avanzi", che non fanno altro che aumentare la "confusione". Cosi', traccia la strategia, "si spara una bugia, con l'algoritmo si attiva la rete e qualcuno si becca sempre". Ma quella sul bando "non è una sterile polemica politica, c'è un contratto firmato dal presidente del Consiglio, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e vidimato dalla Corte dei conti". E dunque, ribadisce, "non ci arrendiamo, la sospensione è una sciagura". Per la riqualificazione dell'area nord della città è in ballo un progetto da 18 milioni di euro, che si interseca con quelli dei gestori dei servizi di rete, di Rfi e di Anas.

Stracciandolo "si lede il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni", taglia corto Gnassi. In città è già scattata una raccolta firme, 3.000 finora, mentre la maggioranza organizza per domani 6 settembre con partenza alle 21 da Rivabella una biciclettata per "salvare il progetto di finanziamento di Rimini Nord". Tappa finale al Bar Mirage di Torre Pedrera intorno alle 23 con un momento di confronto con l'amministrazione comunale. Alla bicicletta parteciperanno Gnassi, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e tutti coloro che vorranno aggregarsi.

Non si tratta solo dei ricorsi a Tar e Corte costituzionale, argomenta il primo cittadino riminese, o dell'appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con tanto di riconsegna simbolica delle fasce tricolori. Si cancellano investimenti complessivi per oltre sei miliardi di euro, per Rimini almeno un centinaio di milioni di euro. Da qui l'appello ai parlamentari locali, che Gnassi cita per nome, di tutte le bandiere, dai colleghi di partito Stefano Collina, Marco Di Maio e Alberto Pagani, ad Antonio Barboni, Elena Raffaelli e Marco Croatti, a sostenere gli emendamenti per il ripristino delle risorse.

"Vi guarderemo" li avverte. Se gli emendamenti passeranno "faremo le gare e a gennaio partiranno le ruspe", altrimenti significa che "il cambiamento è cancellare le periferie". Di certo il Pd, che aveva votato in massa lo stop, farà marcia indietro, "era una trappola e i sono cascati. Ma ora o c'è la città o l'ordine di scuderia", taglia corto Gnassi, pronto anche a "tirare fuori parole e insulti delle forze di governo sulla morte dell'area Nord della città". Senza fondi, prosegue, "non c'è possibilità di riqualificazione" e gli alberghi cercheranno ancora profughi piuttosto che turisti. "Non posso credere- conclude- che i parlamentari locali facciano saltare qualcosa di locale. È un calcio in faccia ai cittadini".
(Agenzia Dire)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gnassi non molla la presa sul ripristino dei fondi del bando Periferie "congelati"

RiminiToday è in caricamento