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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Grandi catene, "Si rischia desertificazione del tessuto urbano consolidato"

"L'arrivo nello scorso decennio a Rimini della grande distribuzione e delle grandi catene e player mondiali ha sicuramente rappresentato un elemento di stimolo" ma "non si tratta di un processo che puo' andare avanti all'infinito"

"L'arrivo nello scorso decennio a Rimini della grande distribuzione e delle grandi catene e player mondiali ha sicuramente rappresentato un elemento di stimolo" ma "non si tratta di un processo che puo' andare avanti all'infinito, pena la desertificazione del tessuto urbano consolidato". Sul tema dell'urbanistica interviene l'assessore comunale alle attività produttive Jamil Sadegholvaad, criticando "chi tira in ballo le radiose 'sorti progressive del commercio' per motivare il proprio dissenso alle scelte urbanistiche che l'amministrazione sta compiendo".

Ricordando che tutti i giorni incontra operatori commerciali "che a malincuore si trovano a dover considerare il fatto di chiudere la serranda delle loro attivita'", l'assessore ha evidenziato che lo sbarco della grande distribuzione a Rimini ha sicuramente rappresentato un elemento di stimolo". Tuttavia "non si tratta di un processo che può andare avanti all'infinito, pena la desertificazione del tessuto urbano consolidato".

Per l'assessore è arrivata l’ora di "pensare a difendere anche gli interessi di chi c’è già e di chi fin qui ha partecipato a fare di Rimini quello che è, con i suoi pregi e correggendo rapidamente i propri difetti”. Sadegholvaad ha tirato in balle anche altre realtà, che “se non si ha chiara l’idea complessiva di città che vogliamo e senza ragionare su questo o quel francobollo rappresentato da un piano particolareggiato piuttosto che un altro e senza vedere “l’effetto che fa”, allora tutto diventa possibile, buono, valido come le ipotesi di costruire l’outlet più grande dell’Emilia Romagna a Rimini nord".

"Anche questo con centinaia di posti di lavoro lì, in quel francobollo, ma senza vedere i tanti posti di lavoro che si perderebbero nella rete commerciale e la “desertificazione” di aree della nostra città”, facendo riferimento al tessuto di botteghe “di quella rete commerciale diffusa che concorre a garantire la qualità e la vivibilità della nostra città, non condannando intere aree ad essere solo luoghi dove solo si dorme o solo si lavora”.

LOMBARDI - "L’Assessore Jamil Sadegholvaad - afferma il consigliere regionale del Pdl, Marco Lombardi - sembra un ufo sbarcato oggi a Rimini che scopre improvvisamente le serrande chiuse degli esercizi commerciali in centro e ne da la colpa agli insediamenti della grande distribuzione. Ovviamente però della grande distribuzione “futura” legata ai piani particolareggiati caldeggiati ieri e bocciati oggi dal Comune, perché la grande distribuzione passata, promossa dall’iniziativa delle cooperative rosse vicine alla sinistra, non danneggiava nessuno ma anzi rappresentava la modernità".

"Per fortuna i commercianti del centro storico, sostenuti dalle loro Associazioni di categoria, sono più intelligenti e lungimiranti dell’Amministrazione comunale ed hanno sempre sostenuto che il centro storico si tutela con una politica pubblica sui parcheggi (vicini e possibilmente gratuiti), sul piano del traffico (non cervellotico e vetero-ambientalista) e sulla riqualificazione urbana. Sono convinto - conclude Lombardi - che i commercianti di vicinato, capiscano benissimo che le centinaia di posti di lavoro della Hollister e della Apple all’Iper “le Befane”, sono una benedizione per l’occupazione giovanile della nostra città, ma non capiscono invece perché l’Assessore Sadegholvaad, autorevole esponente di quella sinistra che ha fatto costruire un iper a poche centinaia di metri dall’Arco d’Augusto e che in questi anni ha tartassato i negozi del centro con una programmazione sbagliata, con mille balzelli burocratici e con tante tasse locali, oggi si svegli e strumentalizzi la loro situazione solo per perorare la causa del Comune in guerra con coloro che dopo anni di ritardi si vedono annullare inaspettatamente dei piani particolareggiati legittimi".

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