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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I grillini denunciano il degrado del centro storico: "Imbrattati i muri del rione Montecavallo"

"Il quartiere racchiude in sé sentimenti contrastanti. Fascino e tradizione di una Rimini da Amarcord, ma anche oblio e vilipendio"

Sono i grillini di Rimini a puntare il dito contro l'ennesimo esempio di degrado che risulta evidente nel cuore del centro storico della città. A finire nel mirino dell'associazione "Grilli Pensanti" è il rione Montecavallo, quella parte di città racchiusa dalle mura malatesiane tra l'arco d'Augusto e porta Montanara, che sembra essere abbandonato a sè stesso. "Di recente - spiegano in una nota i grillini - abbiamo parlato dei vari atti di vandalismo a danno di monumenti storici. Ma a ben guardare ciò che viene colpito non è il monumento o l’opera d’arte in particolare: questo è solo l’effetto di un male, di un disagio che sta a monte. C’è disaffezione nei confronti della storia e delle tradizioni; le radici culturali ormai appartengono alle generazioni passate e raramente vengono recuperate per ricordarci chi siamo".

"Il rione Montecavallo a Rimini - aggiungono - racchiude in sé questi sentimenti contrastanti. Fascino e tradizione di una Rimini da Amarcord, ma anche oblio e vilipendio. Passeggiare tra i vicoli di questo stupendo borgo incastonato tra l'arco d’Augusto  e la porta Montanara riempie il cuore di sentimenti nostalgici di una Rimini dei nostri nonni e rattrista constatare quanto manchi la benché minima forma di rispetto per le nostre radici: quasi tutte le mura delrione sono state imbrattate con scritte e simboli di vari colori spesso senza senso, che esprimono solo confusione e smarrimento. Paradossalmente il disagio e lo smarrimento vanno a scagliarsi proprio contro la storia e le tradizioni che di converso custodiscono in sè la via maestra per trovare i valori su cui costruire il nostro futuro. Dimenticare il rione Montecavallo senza che venga tutelato è un ulteriore esempio di quella deriva culturale che ha consentito lo scempio dei fori nelle mura malatestiane. Ma d'altronde se l’Ariminum romana vuole essere trasformata nella Rimining attuale, l’involuzione culturale ha fatto un salto notevole".

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