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Hacker rubano le mail alla deputata grillina Giulia Sarti

Arriva puntuale la smentita di Giulia Sarti, parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, in merito al presunto furto di mail ai danni della stessa 'grillina'

Violate le e-mail personali della deputata del Movimento 5 Stelle, la riminese Giulia Sarti. Dopo un approfondimento dell'Ansa, infatti, è emerso che il gesto rivendicato da alcuni hacker è stato effettivamente perpetrato. Insomma, non sarebbero vuoti - come inizialmente si credeva - i file caricati dagli 'hacker del Pd', ma contengono effettivamente quanto annunciato da chi ha violato la posta elettronica personale di Giulia Sarti. Dietro le prime dichiarazioni della Sarti, che considerata la questione una "bufala", vi sarebbe stato un malfunzionamento dei siti che ospitavano i file. A quanto pare anche la Sarti ha preso atto della cosa, informata dall'ANSA. Si tratta di migliaia di mail, a una prima occhiata risalenti fino a giovedì scorso.

Inizialmente, raggiunta dalla notizia, era arrivata una smentita dalla diretta interessata: La smentita era arrivata direttamente dalla sua pagina Facebook: "Lo scandalo dell'Espresso su un presunto furto di mail ai miei danni è una bufala - scrive in bacheca - Come ogni persona può verificare, i file caricati su Internet dai presunti hacker sono vuoti, non contengono nulla".

LA RIVELAZIONE DELL'ESPRESSO
Esce allo scoperto un gruppo di pirati informatici. Lo rivela un articolo de L'Espresso, che spiega come le caselle di posta di decine di parlamentari italiani sono state segretamente violate e da mercoledì mattina i contenuti abbiano iniziato a comparire on line. La violazione riguarda una trentina di deputati e senatori del Movimento 5 stelle. La prima ad essere presa di mira è stata la deputata riminese Giulia Sarti. Mercoledì mattina è stato messo online un link contenente le mail della sua casella di posta.

Gli hacker hanno rivendicato  quello che sta accadendo, definendosi 'vicini al Pd' (Glihackerdelpd.bitbucket.org): “Continueremo finché il capo del Movimento e Casaleggio non diranno la verità sui guadagni realizzati attraverso la politica”. Ovviamente non ci sono prove che i pirati informatici abbiano realmente qualcosa a che fare con il Pd.

Un video spiega cosa gli hacker vogliono fare con i contenuti della posta elettronica deei parlamentari: «Vi abbiamo osservato per lungo tempo», recita il video, mentre scorrono le immagini degli attivisti e politici del Movimento 5 stelle, riporta L'Espresso. «Abbiamo studiato ogni vostra mossa.... E siamo rimasti delusi. Un movimento che poteva portare una speranza è finito per arricchire pochi. Promuovete la trasparenza... ma non la praticate in casa. E' venuto il momento della resa dei conti. Abbiamo una copia di tutte le vostre email. Se non le volete vedere pubblicate dovete soddisfare alle nostre richieste. Le nostre richieste di trasparenza: la pubblicazione immediata di redditi e patrimoni di Giuseppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e dettaglio dei ricavi derivanti dal sito www.beppegrillo.it e correlati». Il video prosegue spiegando che ogni settimana verranno pubblicate le caselle di posta elettronica di un deputato o senatore del Movimento 5 stelle. E che la pubblicazione sarà interrotta solo quando le richieste formulate saranno soddisfatte.

Non si capisce abbiano fatto gli hacker a violare così tante caselle di posta, in particolare account Gmail, Hotmail e via dicendo, usati dai politici per gestire la loro attività. Non è banale accedere a questo tipo di mail se protette con buone password. A meno che la violazione non sia avvenuta da qualche altra parte, magari proprio su un server che ospita gruppi di discussione e coordinamento del movimento, e da lì si siano ricavate le credenziali per altri accessi.

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