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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Cattolica

I grillini perdono Cattolica: Franca Foronchi è il nuovo sindaco

L'esponente del centrosinistra eletta col 63,48% delle preferenze, il primo cittadino uscente Mariano Gennari si è fermato al 36,42%

Sarà Franca Foronchi il nuovo inquilino di palazzo Mancini a Cattolica. L'esponente del centrosisnistra, infatti, è riuscita a strappare la città ai grillini battendo il sindaco uscente Mariano Gennari. In un ballottaggio caratterizzato da una bassa affluenza, con solo il 46,82% degli aventi diritto che hanno votato, la neo prima cittadina ha ottenuto 4.026 preferenze pari al 63,48% mentre Gennari si è fermato a 2.316 voti che rappresentano il 36,52%.

"Franca Foronchi è il nuovo sindaco di Cattolica - esulta Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. - Un successo per la coalizione di centrosinistra che ha dimostrato di rappresentare la scelta migliore per il futuro della Regina dell'Adriatico. Non posso nascondere che mi aspettavo questo risultato, arrivato al ballottaggio, ma molto netto, e che, come a Rimini, conferma il Partito Democratico quale perno di questa alleanza. Un risultato già emerso al primo turno, evidenziando il desiderio di cambiamento dei cattolichini. Come gli altri amministratori della provincia di Rimini, nei prossimi mesi Franca Foronchi si troverà ad affrontare sfide importanti, legate alla fase di ripartenza post-pandemia. Ma la nostra forza, la forza del Partito Democratico e di tutto il centrosinistra, è quella di saper fare squadra. Un impegno che non si esaurisce con la fine della campagna elettorale e che proseguirà con i nostri amministratori e amministratrici. Saremo al loro fianco per far crescere Cattolica e renderla una città innovativa e sempre più sostenibile. A Franca e alla nuova squadra che la accompagnerà in questa legislatura il mio augurio di buon lavoro".

“Una vittoria straordinaria, con l'affermazione di un progetto politico vero di un centro sinistra riformista e pronto a rendere Cattolica ancora più bella, accogliente e inclusiva”. E’ un segretario provinciale del Partito Democratico Filippo Sacchetti entusiasta quello che commenta la netta affermazione di Franca Foronchi al ballottaggio, riconoscendo alla candidata grandi meriti: «Franca è stata straordinaria in questi mesi di campagna elettorale, ha tenuto insieme una coalizione di sei liste e portato la città a guardare oltre la complicata convivenza con la pandemia e la necessità di far ripartire l’economia. Si è dimostrata una donna di una tenacia e una correttezza notevoli, ha ripagato la fiducia di tutti e ha scritto una delle più belle pagine di questi anni. Ringraziarla è poco per quello che ha fatto, anche perché questo successo nel quinto Comune della provincia per abitanti restituisce fiducia alle comunità locali e alla politica dell’intero territorio riminese”.
 
"Cattolica è stata riconquistata con i progetti e una forte idea di futuro. L'obiettivo di tutti – da Alessandro Belluzzi al Pd locale e alla coalizione - è stato confrontarsi sui temi, portare la discussione nel merito e non sull’apparenza e gli slogan.  Vincere era tutt’altro che scontato, visto che un sindaco che si ricandida ha sempre qualche strumento in più, questo risultato straordinario consolida quindi una stagione di vittorie grazie a cui ci metteremo immediatamente a sostegno delle politiche per il territorio. In maniera coordinata e collettiva” aggiunge Sacchetti, allargando la prospettiva: “Dopo il successo al primo turno di Jamil Sadegholvaad a Rimini, con un capoluogo che consegna solidità e rilancio all’intera provincia, il centro sinistra che già governa Misano e torna a farlo a Cattolica è di nuovo maggioritario sulla costa: ne godranno le infrastrutture, i lungomari, ma anche le comunità nel loro complesso, perché si potrà tornare a fare ragionamenti più integrati sulla sanità e su ogni aspetto della vita amministrativa. Progetti di sistema insieme alla Provincia, alla Regione e alle istituzioni che governano il territorio”.
 
Ma dalle urne esce anche un’altra riflessione. “Cattolica era un bivio cruciale per una futura alleanza con il Movimento 5 Stelle sul piano locale e sono rammaricato di quello che è successo. Stando così le cose dovranno ridiscutere la linea e riorganizzare la guida del senatore Marco Croatti, che in queste elezioni pare essersi fatto trascinare dal pregiudizio e dalla chiusura al dialogo nei confronti del Pd invece che aprirsi a un vero confronto programmatico. Per noi democratici si conclude invece un anno difficile, ma colmo di soddisfazioni. Un periodo in cui si è realizzato il progetto provinciale di ricostruzione di una classe dirigente all’altezza delle nuove sfide imposte da un mondo rivoluzionato dal Covid 19. Un mondo che avrà bisogno di nuove connessioni, nuove relazioni, nuove priorità. E la forza dei sindaci del territorio, di una politica vissuta con passione e competenza grazie a giovani e donne, segna una nuova stagione di cui essere orgogliosi. Siamo pronti per amministrare, fare bene e realizzare i progetti per cui ci siamo spesi” chiosa con orgoglio il segretario.

Commenta Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle: “La sconfitta di Mariano Gennari al ballottaggio è davvero un boccone amaro da digerire perché arriva a conclusione di una gestione della campagna elettorale tra Rimini e Cattolica davvero incomprensibile. In un colpo solo il MoVimento 5 Stelle ha perso l’ultimo sindaco in Emilia-Romagna e non sarà presente per altri 5 anni nel consiglio comunale di una città importante come Rimini. Due risultati davanti ai quali, adesso, credo che qualcuno dovrà assumersene la responsabilità politica. La delusione, inutile nasconderlo, è davvero tanta. Così come il rammarico, essendoci tutte le condizioni per riuscire a costruire qualcosa di diverso da quanto fatto, sia a Cattolica che a Rimini – aggiunge Silvia Piccinini - Aver insistito, come ha fatto qualcuno, nel tenere insieme a tutti i costi le due partite su queste due città è stato un errore grave. Di questo bisogna prenderne atto, così come è stato sbagliato non seguire il percorso portato avanti in altre realtà, penso a Bologna, dove si è scelto di correre convintamente insieme alle forze progressiste. Adesso serve prendere coscienza di questi errori e ripartire con un altro passo e minore autoreferenzialità” conclude la capogruppo regionale M5S. 

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