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Il Comune di Rimini pronto a riprendersi le chiavi di Castel Sismondo

La rocca malatestiana, attualmente in uso alla Fondazione Carim, tornerà nella disponibilità dell'Amministrazione dopo 19 anni

Parere favorevole dalla IV e V commissione, riunite oggi pomeriggio in sede congiunta, alla riconsegna al Comune di Rimini del Complesso della Rocca Malatestiana da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini (19 favorevoli e 9 astenuti per la IV, 22 favorevoli e 9 astenuti per la V). La proposta di delibera, che arriverà all’esame del Consiglio Comunale domani sera, prevede il ritorno del castello nella disponibilità dell’Amministrazione, andando a risolvere la convenzione stipulata 19 anni fa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Nel 1998 infatti il Comune deliberò l’assegnazione del bene alla Fondazione fino al novembre 2030, per la promozione, il sostegno e il coordinamento delle attività culturali anche turistiche, una convenzione pienamente e correttamente osservata negli anni. La riconsegna della Rocca malatestiana al Comune – un complesso che si estende su un’area di circa 2mila metri quadrati - arriva a seguito della volontà manifestata da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini di anticipare la risoluzione della convenzione e alla conseguente intenzione del Comune di non fermare il programma di iniziative culturali previste l'estate, come la rassegna di spettacoli nella corte e nelle sale espositive interne.

Inoltre si consentirà la fruizione al pubblico del Castel Sismondo in un anno particolarmente importante, data la ricorrenza del seicentesimo anniversario della nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta le cui celebrazioni sono partite la scorsa settimana. La risoluzione della convenzione rappresenta anche un passaggio importante verso l’attuazione della realizzazione del progetto del Museo Fellini, che ha nel Castello uno dei principali luoghi di attrazione e sviluppo. Tornando in possesso dell’intero complesso sarà possibile predisporre gli spazi da mettere a bando per avviare i lavori nell’estate del 2018. Il progetto del Museo Fellini prevede che le sale rinascimentali siano valorizzate e trasformate in botteghe e set felliniani; l’Ala di Isotta sarà dedicata a call di artisti internazionali chiamati a rievocare e rielaborare temi e atmosfere dei film di Fellini.

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