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Il mini lockdown, la Lega: "Indennizzare palestre e piscine chiuse per le norme anti-covid"

Il Carroccio chiede a governo e Regione di stanziare fondi per un settore duramente colpito dalle misure antivirus, ma di fondamentale importanza per la salute dei cittadini

Indennizzare le palestre, le piscine e gli impianti sportivi che saranno costretti a sospendere le attività a seguito delle nuove norme nazionali in materia di contenimento del Coronavirus. A chiedere a governo e Regione di tutelare questo settore dell'economia è una risoluzione del gruppo Lega, con primo firmatario il consigliere Andrea Liverani. Gli esponenti del Carroccio ricordano "l'importanza dello sport anche a fini di prevenzione sanitaria e le difficoltà economiche con cui i gestori hanno dovuto fare i conti durante il lockdown di primavera".

Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta "ad attivarsi nei confronti del governo nazionale affinché per palestre, piscine e impianti sportivi, sia previsto un congruo contributo a fondo perduto a favore dei gestori di questo comparto, onde sostenerne l’attività e i livelli occupazionali, nonché a intervenire con mezzi propri a sostegno del settore prevedendo, attraverso il Bilancio regionale 2021-2023, iniziative tese al rilancio economico dello stesso".

La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri Massimiliano Pompignoli, Emiliano Occhi, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Maura Catellani, Simone Pelloni, Matteo Rancan, Michele Facci e Fabio Bergamini. Per Montevecchi si tratta di "una scelta sciagurata quella del Governo Conte che anche con l’ultimo Dpcm colpisce tutti perché qualcuno fa il furbetto”.

“Si è deciso di colpire ancora una volta i cinema, i teatri, le palestre, i baristi,  i ristoratori e categorie come quella degli ambulanti fieristi che mai hanno ricominciato la loro attività, senza ascoltare le obiezioni e le proposte delle Regioni e, quindi, sbagliando. Adesso vedremo – ha continuato Montevecchi – quali saranno i necessari provvedimenti economici che dovranno accompagnare queste restrizioni perché è evidente che servono subito soldi a chi è stata imposta la chiusura dell’attività. Il Governo si conferma comunque non amico delle partite Iva, degli imprenditori, di chi fa del suo meglio anche nella nostra regione per far fronte a una situazione eccezionale”. 

“Assordante – ha poi sottolineato il leghista – il silenzio imbarazzato del Pd e del Movimento 5 Stelle che sono al Governo e sul territorio non battono ciglio. Noi – ha aggiunto il consigliere regionale – abbiamo un’idea diversa. Ad esempio, come ha ricordato anche Salvini – con tamponi a domicilio e test in farmacia, per eliminare le assurde code di queste settimane, un protocollo per curare da subito a casa i malati non gravi, anche con idrossiclorochina, per non intasare gli ospedali e garantire le cure a tutti gli altri malati; soldi sui conti correnti di tutti i lavoratori, anche autonomi, danneggiati da nuove limitazioni; pagamento della cassa integrazione e dei bonus arretrati, oltre che di tutti i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti di privati, famiglie e imprese; nessuna chiusura di attività culturali, sportive, economiche e commerciali che rispettano le norme anti-virus già stabilite. Ci auguriamo che Bonaccini riesca farsi portavoce di queste istanze presso il Governo nella sua duplice veste di presidente della Regione e della Conferenza Stato-Regioni ” ha concluso Montevecchi.

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